VOCE
Calto
18.01.2019 - 16:39
Continua a far discutere il caso di inquinamento ambientale a Calto (LEGGI L'ARTICOLO), diverse carpe sono state rinvenute morte nello scolo Vicinanza. Le associazioni ambientalisti dell’Alto Polesine si sono mosse nelle ultime ore. I carabinieri forestali hanno allertato l'Arpav per una grave forma di inquinamento da coloranti nello scolo Vicinara, dietro la zona produttiva di Calto verso Ceneselli. Il mattino dopo le verifiche di rito si è risaliti ai responsabili, un’azienda caltese colpevole dello sversamento inconsueto.
La ditta dovrà provvedere alla bonifica supportata dal consorzio di bonifica Adige Po in virtù della competenza territoriale a livello irriguo. Giovedì pomeriggio 17 gennaio dopo le 14.30, su segnalazione di cittadini comuni, cacciatori e pescatori, gli ambientalisti massesi (Wwf, Lipu e Legambiente) sono intervenuti per un sopralluogo, poi documentato a livello fotografico.
Le immagini sono emblematiche, si notano le carpe morte.
Un grosso tombino dalla zona produttiva scarica in Vicinara (la gente la chiama fossa di Calto). Il fossato a monte dello scarico presentava acqua pulita seppur in forma di rigagnolo, a valle liquame rossastro per circa 200 metri fino ad una grossa chiavica in direzione di Salara.
In questo tratto parecchie grosse carpe morte o agonizzanti a pelo d'acqua. Un’autobotte per conto della ditta responsabile stava procedendo alla bonifica del tratto inquinato, bloccato dalla chiavica e dai lavori di uno scavatore consortile. Gli ecologisti di Castelmassa hanno fatto una lunga verifica, interpretando i desiderata della gente che li ha interpellati, elaborando poi un report.
Alcuni cittadini a piedi (sono soliti passare davanti allo scolo avvelenato) hanno osservato che non è la prima volta che hanno visto l’acqua inquinata. Certo una scena desolante: pinnuti morti o moribondi dopo atroci sofferenze; acqua malata nel suo colore rossastro tipo veleno; desolazione imperante.
Le persone di Calto hanno auspicato che i responsabili siano adeguatamente sanzionati. Gli ecologisti di Castelmassa sono e saranno sempre a difesa della qualità della vita e a disposizione della gente comune, di cui godono la fiducia da sempre. Wwf, Lipu e Legambiente sono sempre pronti a sorvegliare il territorio altopolesano.
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