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GIACCIANO CON BARUCHELLA

Come combattere la ludopatia

Il Forum giovani Gibizeta ha invitato lo psicologo Resenterra e lo scrittore Cavallaro

Come combattere la ludopatia
Il Forum giovani Gibizeta ha invitato lo psicologo Resenterra e lo scrittore Cavallaro

GIACCIANO CON BARUCHELLA - L’argomento è di quelli che fa riflettere, la problematica è tra le più diffuse: stiamo parlando della ludopatia, protagonista dell’incontro organizzato dal Forum giovani Gibizeta venerdì scorso, alla quale sono state tantissime le persone che hanno preso parte.

Ad aprire l’incontro lo psicologo Filippo Resenterra il quale ha spiegato con un lessico semplice e chiaro quali sono i pericoli di giochi d’azzardo e non solo. Possono diventare vere e proprie dipendenze, infatti, anche i videogame; quelli che tengono incollati al Pc per molte ore i ragazzi di oggi.

Quali sono allora i campanelli d’allarme che possono farci pensare che qualcosa non sta andando bene e il gioco si sta trasformando in qualcosa di più?

Il ritmo sonno-veglia sbilanciato o invertito, le ore di gioco in quantitativo elevato, la presenza di aggressività, irritabilità, frustrazione. Resenterrà ha dato qualche consiglio per far capire come cercare di difendersi da quella che si può assimilare a una malattia.

Per esempio si possono fissare regole sull’uso dei dispositivi, evitando di posizionare i videogame nella camera da letto dei ragazzi, creando momenti alternativi all’uso del Pc. E poi nei casi di difficoltà farsi aiutare. Sembra banale da dire, ma esistono centri specializzati con persone formate per curare queste dipendenze.

Nella seconda parte della serata lo scrittore Carlo Cavallaro ha parlato del suo ultimo libro: “Gioco Letale”. Dopo aver visto in un bar, una signora che spendeva la sua pensione in “Gratta e Vinci”, ha deciso di documentarsi. Ne è uscito questo interessante libro in cui racconta tre storie realmente accadute di persone colpite dalla dipendenza dal gioco.

“Le sue parole ci hanno fatto riflettere - commentanto i ragazzi del Forum Gibizeta - perché troppo poco si parla di queste problematiche. Secondo lo scrittore questo è un business che collabora con le associazioni mafiose che, come hanno riportato le cronache delle ultime settimane, sono presenti anche al Nord”.

La serata è terminata con un messaggio comunque positivo. Perché con coraggio, pazienza e soprattutto tempo, è possibile riuscire a superare queste dipendenze. Le regole d’oro che ha lasciato lo psicologo Resenterra sono l’importanza del sonno, sapersi godere la vita, premiare i ragazzi quando se lo meritano, creare l’attesa ed imparare ad usare bene il denaro.

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