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GAIBA

Attacco hacker al Comune: un vero ricatto informatico

"Presi in ostaggio" dati anagrafici e molto altro. Ma il sindaco assicura: "Gli informatici lavoreranno tutto weekend per riparare il danno"

Attacco hacker al Comune: un vero ricatto informatico

Criptati i dati a scopo di estorsione. Nella tarda serata di venerdì, è stato lo stesso sindaco Nicola Zanca ad annunciare, attraverso un comunicato pubblicato sul sito ufficiale del comune e sull’applicazione Municipium, il fatto che il Comune di Gaiba è stato oggetto nella notte del 6 novembre, di un attacco informatico che ha violato i dati personali presenti sul server centrale.

“L’Ente si è prontamente attivato e sta procedendo a notificare il data breach al Garante per la protezione dei dati personali – riportava l’annuncio - Con l’ausilio dei tecnici informatici incaricati si è provveduto ad adottare tutte le misure più idonee per porre rimedio alla situazione di rischio, attenuare i possibili effetti negativi e tutelare i diritti e le libertà delle persone fisiche coinvolte, nostro malgrado, nella violazione”. Praticamente qualcuno è riuscito, attraverso programmi particolarissimi, ad entrare nel sistema informatico del Comune e a “prendere in ostaggio” tutti i dati anagrafici, di stato civile, delibere, determine e tutto quello che il Comune ha in archivio digitale, per poi probabilmente chiedere una sorta di riscatto all’Ente per poterli rendere ancora utilizzabili.

“Sono riusciti ad entrare e criptare tutti i dati anche nell’unità di backup rendendoli di fatto inutilizzabili per noi - racconta lo stesso sindaco Zanca – I dati non sono però stati esportati quindi non sono assolutamente utilizzabili da nessuno. I tecnici informatici che sono intervenuti e che lavoreranno per cercare di ripristinare il sistema, anche durante questo fine settimana, ci hanno rassicurato sul fatto che nessuno può in questo momento vedere o utilizzare i dati criptati. Al momento riusciamo a lavorare solamente tramite mail e utilizzando per il collegamento internet il telefono personale – conclude Zanca – Ci vorrà un po' di tempo ma tutto tornerà presto alla normalità”. Una vicenda complicata ma che, a quanto pare, non è assolutamente nuova per le amministrazioni, purtroppo.

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