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ELEZIONI PROVINCIALI

"Ecco perché mi candido"

Enrico Ferrarese, sindaco di Stienta, esce allo scoperto

Ecco perché mi candido

Con un comunicato condiviso da tutta la lista “Uniti per il Polesine”, dai sindaci e dagli amministratori sostenitori e sottoscrittori, Enrico Ferrarese, sindaco di Stienta, spiega le ragioni della sua candidatura a presidente della Provincia.

“Uniti per il Polesine è il progetto provinciale elaborato da tantissimi amministratori - si legge nel documento - Il Polesine è la nostra casa, va curata e gestita con competenza, lungimiranza, passione e spirito di condivisione. Noi amministratori comunali, legittimati dal voto popolare delle nostre comunità, abbiamo intrapreso un nuovo percorso unitario per il governo della nostra Provincia. Le sfide che ci attendono sono state al centro del dibattito tra noi amministratori e siamo convinti che l’ente locale Provincia di Rovigo sia l’istituzione fondamentale per coordinare le azioni che interesseranno tutto il territorio”.

La comune visione del futuro del Polesine, “il saper andare oltre agli steccati ideologici e lo spirito collaborativo di sindaci e amministratori in genere, ha determinato la nascita del progetto Uniti per il Polesine e di un programma con al centro la nostra gente e il nostro territorio”. E ancora: “Abitiamo un territorio fragile e bellissimo, che deve definitivamente scrollarsi di dosso quel senso di marginalità e di dipendenza che ne ha talvolta minato le prospettive. Vogliamo che il Polesine abbia tutta la forza per far sentire la sua voce e contare veramente, a livello regionale e nazionale e che possa finalmente dimostrare tutta la sua capacità nel progettare il proprio futuro, dove le comunità tornino ad essere protagoniste e in cui la cura e la salute delle persone, la tutela dell’ambiente, l’efficienza delle infrastrutture e la ricchezza delle opportunità formative siano al centro dell’azione politica. Chiunque senta di condividere questi obiettivi troverà in noi compagni di viaggio attenti, rispettosi e vocati al dialogo”.

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