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FICAROLO

"Cittadinanza negata a Liliana": parte la raccolta firme

L’Anpi di nuovo in campo per il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita

"Cittadinanza negata a Liliana": parte la raccolta firme

L’Anpi di nuovo in campo per il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita

L’Anpi di Ficarolo, sezione di recente costituzione che conta oltre 50 tesserati, non considera chiusa la partita che riguarda il conferimento della cittadinanza onoraria a Liliana Segre.

Lo scorso anno la proposta era arrivata in consiglio comunale dal gruppo di minoranza, ma era stata bloccata nel voto decisivo dall’astensione del sindaco Fabiano Pigaiani e del gruppo di maggioranza, ad eccezione dei consiglieri Costa e Morari.

Cittadinanza onoraria negata a Liliana Segre, motivata sostanzialmente dal fatto che la senatrice a vita non aveva avuto contatti diretti con la comunità ficarolese, la decisione fece ovviamente discutere ma quella fu, senza dubbio, una legittima e democratica decisione presa dal consesso consiliare ficarolese.

E così fu accolta sia dalla minoranza consiliare, sia dalle forze politiche, sindacali, culturali e civiche che ne avevano sostenuto la candidatura. A distanza di qualche mese, con un nuovo consiglio comunale praticamente rivoluzionato, nei nomi, rispetto a quello uscente, la sezione Anpi di Ficarolo ha pensato di riproporre la questione, stavolta senza coinvolgere direttamente la minoranza consiliare, ma evidentemente cercando il sostegno politico, culturale e civico, della cittadinanza attraverso una raccolta firme.

Il testo che accompagna la petizione popolare riporta proprio i passaggi fondamentali che hanno evidentemente convinto Anpi a reiterare la proposta.

Citiamo testualmente: “Liliana Segre, nata a Milano l’11 settembre 1930, arrestata, incarcerata e poi deportata nel campo di concentramento nazista di Auschwitz Birkenau a soli 14 anni, è una delle poche sopravvissute della persecuzione nazista ancora in vita. Con instancabile perseveranza testimonia quotidianamente non solo i drammi del suo vissuto ma soprattutto il grande insegnamento che ha tratto dalla sua tragica esperienza: il valore della libertà, del rispetto dell’essere umano, del diritto inalienabile alla vita e soprattutto il ripudio totale di qualsiasi forma di intolleranza, odio, discriminazione razziale, religiosa, sessuale. Molti comuni italiani hanno già assegnato alla senatrice Liliana Segre la cittadinanza onoraria, a prescindere dal passaggio fisico sul proprio territorio. Riteniamo che anche il Comune di Ficarolo debba unirsi alle municipalità che hanno scelto di riconoscere a Liliana Segre la cittadinanza onoraria, schierandosi così apertamente per la difesa della libertà e dei diritti umani. Riconoscendo l’alto valore civile, sociale e culturale del suo impegno, manifestiamo la nostra solidarietà ai valori e alle azioni della senatrice Segre che è una delle figure più nobili della nostra Nazione. Su proposta della senatrice Segre, prima firmataria della richiesta, è stata istituita la Commissione Parlamentare di indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, non di un Comune ma di tutto lo Stato italiano. In un periodo storico così delicato come quello che stiamo attraversando, in cui frequenti sono i rigurgiti di stampo fascista, gli atteggiamenti intolleranti e violenza contro sedi sindacali e istituzionali, è assurdo temporeggiare ulteriormente. L’esercizio delle libertà, la pratica dell’antifascismo e la difesa della nostra Costituzione richiedono gesti chiari atti a difenderli”. E adesso la parola, anzi, la penna, passa ai ficarolesi.

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