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FICAROLO

"Sandokan", la storia della chiatta diventata leggenda

Nata dalla passione di Stefano e Cinzia, è un punto di riferimento imprescindibile per gli amanti del fiume

La storia di "Sandokan" alla 25esima edizione di CinemAmbiente. Da diverso tempo, nel tratto ficarolese della riva sinistra del Po, è ancorata una chiatta che da diversi anni è gestita da Stefano e Cinzia, due grandi appassionati del Po e della natura.

La loro storia, ha colpito molto il giornalista Fabio Pasini, sciatore e canoista, ipercinetico per natura e per scelta, con al suo attivo numerose spedizioni nel Grande Nord ed in altre terre remote. Pasini, che con la canoa è stato campione italiano, ha partecipato a campionati mondiali, disceso fiumi in Europa, nel Nord nel Sud America, pagaiato nel mare di Capo Horn, della Groenlandia, delle Faroe Island, oltre ad aver effettuato numerose spedizioni nel Mediterraneo ma a colpirlo, recentemente, è stata la storia di Stefano, conosciuto da tutti come Sandokan e della compagna Cinzia, tanto che ha pensato di crearne un film.

“Voci d’acqua”, questo il titolo del film, è stato selezionato per partecipare alla 25esima Edizione di  Cinem Ambiente di Torino che si terrà dal 7 al 12 giugno, nella sezione Made In Italy che vede in programma i migliori film ambientali.  Dopo aver viaggiato per anni in terre lontane dalla Pianura Padana, ho deciso di navigare Il Po in direzione Ficarolo, il mio paese natale – racconta lo stesso Sandokan – Poco prima del ponte che collega Veneto ed Emilia, io e Cinzia siamo stati attratti da una vecchia chiatta con la scritta ‘Vendesi’. Fu amore a prima vista”.

Stefano e Cinzia, dopo averla acquistata, iniziarono a sistemarla. “Dopo circa un anno di duro lavoro – continua – decisi che la solidarietà e l’ospitalità che avevo ricevuto in giro per il mondo, l’avrei riportata nella mia terra e tra la mia gente. Ma soprattutto decisi che lo avrei fatto rivalutando il Grande Fiume e proponendo il turismo fluviale”. Oggi la chiatta ficarolese è diventata punto di riferimento e luogo dove trovano ristoro e ospitalità turisti, canoisti, ciclisti, avventurieri, navigatori e pellegrini che, rimanendo a contatto con la natura e con il Po, possono rifocillarsi e scambiarsi esperienze di vita.

La chiatta di Sandokan, ribattezzato anche “Il Caronte della Romea Strata”, si trova appunto nell’ultimo paese veneto dell’antico percorso medioevale che veniva utilizzato dai pellegrini che partivano dal Nord Europa per raggiungere i luoghi di culto di Roma, Santiago di Compostela e Gerusalemme. “Da febbraio a novembre vivo qui, cullato dal Po, ancorato nel punto dove si intersecano tre regioni: Veneto, Emilia Romagna e Lombardia – conclude Sandokan – in ascolto di quelle storie che nascono sulle sue acque, lasciandomi ogni volta, ricordi indelebili nel cuore. Per me e Cinzia il Po è amore. E’ poesia”.

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