Pugno duro del sindaco di Badia contro i vandali che da qualche mese danneggiano la città. Tolleranza zero per atti che sono da condannare. "L'educazione dei ragazzi non è delegabile".
Tolleranza zero per i giovani vandali che tengono sotto scacco Badia Polesine. Dopo i recenti raid contro il presepe e la distruzione della teca di un'edicola sacra, i teppisti hanno preso di mira le finestre dell'enoteca "La Baccante", al parco Munari.
Dura la reazione del sindaco Gastone Fantato, che equipara gli atti vandalici "nostrani" agli scempi architettonici compiuti dai terroristi del califfato, con l'intenzione di scuotere le coscienze dei concittadini.
“L’Isis ha distrutto il proscenio del teatro romano di Palmira - dice Fantato - Pensiamo che i nostri cari ragazzi, quelli del presepe, quelli della Madonnina, quelli delle scritte sulle mura dell’Abbazia, quelli delle finestre della Baccante, siano molto diversi dai ben più famosi rappresentanti dello Stato Islamico? Non si parla di certo degli orribili omicidi, assolutamente, ma lo spregio verso i beni culturali è, in fin dei conti, quello.
"Non sarà politicamente corretto, ma una stagione di tolleranza zero, parente prossima dell’intolleranza, con un intelligente dosaggio sarebbe salutare per ragazzi viziatie genitori a volte incapaci di agire”, ha detto Fantato, sostenendo con forza la necessità di tornare a un uso più serio della disciplina con i più giovani.
Continuando nella sua esortazione, il sindaco afferma, tuttavia, che non si deve ricorrere come ultimo mezzo alle telecamere e ai carabinieri o altre forze dell’ordine che controllano 24 ore su 24 ogni spostamento dei cittadini: siamo uomini liberi in fin dei conti e in uno stato civile non dovrebbe essere necessario avere costantemente il fiato sul collo perché le regole di convivenza vengano rispettate.
E la scuola? Non incide in qualche modo sui comportamenti di questi ragazzi? “Spesso si scaricano sulla scuola delle responsabilità che sono in realtà delle famiglie. Certamente la scuola è uno strumento importante, che aiuta, ma la responsabilità dell’educazione dei figli è nelle mani dei genitori e non è delegabile ad altri. Serve una dose d’amore per farlo, dando loro delle regole pensando anche al loro futuro”, ha continuato il sindaco, prima di concludere affermando la tristezza che si prova ad assistere a questo tipo di comportamenti.
“Si sta male quando si assiste ad atti di questo tipo, stupidi e senza un senso. È una voglia di arrecare danni senza ragione, dato che manca la motivazione, per quanto egoistica possa essere - dice Fantato - Non possiamo più fare indagini psicologiche per capire cosa pensino: questi atti sono sbagliati e basta”.
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