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Rubate le ostie nella chiesa di Rasa, incubo messe nere

Lendinara

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Il fatto è avvenuto tra venerdì e sabato. Don Luciano Schiavo ha avvertito i carabinieri, che ora indagano.
Non c’è più religione. Una frase forse scontata, ma che in sé racchiude tutto l’amaro che lascia in bocca quanto accaduto nella chiesa della frazione di Rasa. Ignoti si sono, infatti, introdotti all’interno dell'edificio, nella notte tra venerdì e sabato. Hanno camminato fino all’altare maggiore e hanno messo le mani sulla pisside, il contenitore utilizzato per conservare le particole consacrate, e se lo sono portati via. E adesso c’è un sospetto, quello delle messe nere.




“Il danno economico tutto sommato non è rilevante, ma è grande quello morale e spirituale” commenta amareggiato don Luciano Schiavo, arciprete della parrocchia di Rasa e di quella vicina di Ramodipalo.
È stato lui, infatti, ad accorgersi di quanto accaduto, quando come sempre si è recato in chiesa verso le 6.30. Appena l’arciprete ha capito cosa fosse successo, ha allertato i Carabinieri, che giunti sul posto hanno proceduto a svolgere i rilievi e le indagini del caso.



Da una prima analisi e data l’assenza di tracce di scassinamento a danno degli accessi alla chiesa, si ipotizza che i malintenzionati siano riusciti a rimanere all’interno dell’edificio, dopo la sua chiusura, per poi mettere a segno indisturbati il colpo.



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