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Si chiude l'era politica di Gastone Fantato

Badia Polesine

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Il sindaco fa il bilancio della sua lunga "carriera" nel corso dell'ultimo consiglio comunale.
Si chiude una pagina di storia per Badia. Martedì, in un affollato consiglio comunale, il sindaco Gastone Fantato ha pronunciato il discorso d’addio alla politica.


Nato a Piacenza d’Adige nel 1944, Fantato diventa consigliere comunale nel 1965, a soli 21 anni, nelle fila della Democrazia cristiana. L’ascesa politica è repentina e, già nel 1970, ad appena 26 anni, diventa sindaco di Badia. Il primo mandato, durato fino al 1975, viene premiato dai cittadini con un grandissimo primato di consensi, ma lui rifiuta un altro reincarico e abbandona (dopo una breve parentesi da consigliere) per molti anni l’attività politica.


Torna alla ribalta nel 2009 quando riconquista l’incarico di primo cittadino: ruolo che manterrà, fatta eccezione per un commissariamento di 11 mesi nel 2011, fino all’anno in corso.


Molti gli argomenti trattati, dai traguardi raggiunti ai non centrati, nei primi figurano il recupero dell’Abbazia con relativa costruzione di una cittadella culturale, la ristrutturazione del teatro sociale Balzan, i recenti finanziamenti ottenuti per il recupero di palazzo Grani.


Tra le delusioni il mancato recupero di Villa Finzi, del Palazzo degli Estensi e l’inadeguata manutenzione di alcune strade, insuccessi in parte ascrivibili alla carenza di risorse economiche.


Tra i successi Fantato inserisce la corsa a due tra Giovanni Rossi e Gianni Stroppa per il ruolo di successori: “I due principali aspiranti alla carica di sindaco provengono, avendo ricoperto anche incarichi significativi, dalla mia attuale compagine di maggioranza e di questo vado fiero. Comunque vada Badia avrà un buon sindaco”.


Sulla "Voce" di giovedì 1 giugno l'articolo completo.
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