Lendinara: No-vax, è bufera, i medici attaccano. Al centro della polemica l’uso della biblioteca per l’incontro sulla libertà di vaccinazioni. L’ordine interviene attaccando sindaco e amministrazione.
Venti di bufera soffiano su Lendinara e sull’incontro No-vax Libertà di vaccinazione Le ragioni del dissenso. A far discutere è la concessione da parte dell’amministrazione comunale del patrocinio all’iniziativa, e quindi la concessione gratuita degli spazi della Biblioteca comunale, dove è in programma che si svolga l’incontro di venerdì sera organizzato dall’associazione No-violence e dal Coordinamento regionale veneto per la libertà delle vaccinazioni.
Il tema dei vaccini è un terreno quanto mai scivoloso, specie nell’ultimo periodo, che diventa ancora più pericoloso se, come accaduto, sul volantino che pubblicizza l’iniziativa campeggia in bella vista il logo del Comune di Lendinara. Una decisione, quella presa dall’ente, che ha innescato una querelle di posizioni critiche, in particolare da parte del mondo medico.
Dopo l’intervento fatto da Massimo Pasqualini, segretario provinciale della sezione di Rovigo della Federazione italiana medici pediatri, auspicando che l’amministrazione si sia “premurata per garantire un’adeguata vigilanza riguardo la correttezza delle informazioni che verranno fornite”, oggi interviene l’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Rovigo, preoccupato per il possibile ulteriore calo delle vaccinazioni. Lo fa attraverso il suo presidente il dottor Francesco Noce, che ha scritto direttamente al sindaco di Lendinara Luigi Viaro.
“Stupisce apprendere dell’incontro organizzato da associazioni con chiaro intanto antivaccini e pubblicizzato con volantini che riportano il logo del Comune di Lendinara, a guisa di un patrocinio che spero usurpato e non concesso” scrive il presidente dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Rovigo. E si chiede che “La concessione di luoghi pubblici per tali manifestazioni possa essere revocata o in futuro non più concessa, e tanto meno che venga accordato il patrocinio all’utilizzo del logo del municipio”.
L’Ordine provinciale dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Rovigo, inoltre, ha inviato a tutti i sindaci della provincia una comunicazione, in cui chiarisce “Concedere sale pubbliche ad associazioni, le cui posizioni antivacciniste sono ben note, può apparire come una legittimazione delle stesse, fino a sottintendere una condivisione dei loro pericolosi messaggi da parte delle istituzioni”.
E si precisa “I sindaci sono responsabili della condizione di salute della popolazione del proprio territorio, anche e soprattutto a livello informativo e divulgativo, di conseguenza sono responsabili della diffusione di notizie in ambienti pubblici che possano minacciare l’incolumità e la salute pubblica”.
Il servizio sulla Voce del 5 luglio.
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