Adino Rossi al bivio: deve scegliere tra cda o consiglio comunale

Il capogruppo della lista Tre Torri, Adino Rossi, è giunto al bivio: la scelta fra la carica di consigliere di opposizione in Comune oppure la poltrona nel cda della Casa del sorriso.



L’avvocato, a differenza degli altri 4 nominati, non ha ancora sciolto le riserve ed è lui stesso a confermarlo a distanza di alcuni giorni dall’annuncio del primo cittadino.



In un comunicato pubblicato dalla Pagina ufficiale della Lista si legge: “Il sindaco, senza preavviso alcuno, ha nominato consigliere della Casa di riposo il nostro capogruppo Adino Rossi. La nostra Lista civica 3 Torri si è espressa lasciando libertà di decidere al neonominato se dimettersi o meno dal consiglio di amministrazione dell’ente o da consigliere comunale. Il ruolo della Lista 3 Torri diventa centrale nella gestione di Badia Polesine. A conferma che i voti avuti hanno un peso significativo”.



Scegliere la Casa del sorriso, per alcuni, significherebbe “tradire”, in senso figurato, i 458 cittadini che alle amministrative scelsero Lista 3 Torri, ma la logica spinge a credere che l’avvocato possa scegliere tale opzione.
Nonostante i molti detrattori che non esiterebbero ad attaccare il consigliere di minoranza in caso di approdo nel cda, non può essere dimenticato come Adino Rossi, anche lontano dalla campagna elettorale, si sia sempre dimostrato particolarmente vicino alle tematiche inerenti l’ente.



Più volte, nel corso degli anni, l’avvocato è stato avvistato all’interno della struttura mentre spingeva la carrozzina di qualche degente. D’altro canto la perdita di un politico vulcanico come Rossi in consiglio comunale rappresenterebbe una lacuna incolmabile dal punto di vista del pluralismo, le cui conseguenze ricadrebbero interamente sulle “spalle” del gruppo “Adesso Badia” guidato da Gianni Stroppa.



Il servizio sulla Voce del 6 settembre