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Fratelli d’Italia chiede più sicurezza

Lendinara

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Malintenzionati in azione (foto d'archivio)

Gli esponenti politici: “Forze dell’ordine sul territorio”.
Lendinara Atene del Polesine o villaggio da Far West? Negli ultimi tempi Lendinara non brilla per sicurezza”, sottolineano Marco Dabbizzi e Irene Sasso di Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale. “Numerosi gli episodi accaduti negli ultimi mesi: atti vandalici, furti in abitazioni, anziani aggrediti in casa, pneumatici squarciati, rissa tra immigrati, zone diventate orinatoi pubblici”.



Forse Lendinara è un po’ troppo città ospitale”. I due esponenti di Fratelli d’Italia auspicano che l’amministrazione abbia in programma qualche intervento concreto per la sicurezza dei cittadini, “non con le videocamere, che dovrebbero monitorare ogni movimento in entrata e uscita dalla città, quindi quando un eventuale crimine è già stato commesso. Un pezzo di nastro nero e un cappuccio rendono irriconoscibili targhe e volti. Le videocamere potrebbero individuare veicoli non in regola e quindi ‘fare semplicemente cassa’, ma oggi la sicurezza dei cittadini deve essere tra le priorità di qualsiasi amministrazione”.



Serve prevenzione, presidio di forze dell’ordine sul territorio, controlli e verifiche, ma è evidente che il corpo di polizia locale è sotto organico, come ha messo in luce il progetto di polizia locale intercomunale: agenti spalmati in più comuni garantiscono poca presenza sul territorio. Non sembrano utili nemmeno il nonno-vigile o vigili in borghese, facilmente riconoscibili in piccoli paesi. Auspichiamo che l’amministrazione, come spesso accade in Italia, non attenda si verifichino episodi drammatici prima di intervenire”.



Il servizio sulla Voce del 16 settembre
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