Cerca

Aviaria, Honk Kong blocca le importazione del pollame

Dopo il caso nella bassa padovana

94303

Foto d'archivio

Dopo il caso di aviaria in un allevamento di oche a Sant'Urbano (con la zona rossa che si è estesa anche al Polesine), la notizia ufficiale dalla Cina: stop alle importazioni.
L'epidemia di influenza aviaria che ha colpito un allevamento di oche a Sant'Urbano, nella bassa padovana, fino ad interessare alcuni allevamenti polesani che sono stati inseriti nella "zona rossa", quella a maggio rischio di contagio ([url"Leggi l'articolo"]https://www.polesine24.it/Detail_News_Display/BadiaLendinara/allarme-aviaria-scatta-l-emergenza[/url]), sta iniziando ad avere conseguenze gravissime dal punto di vista economico.



Il governo di Honk Kong, che poi è la porta per il mercato cinese (oltre ad essere di suo uno dei grandi mercati mondiali per il consumo di uova e pollame) ha bloccato ufficialmente l'import uova e pollame provenienti dalla provincia di Padova e dalla zona coinvolta nell'epidemia.



E questo "a seguito della notifica della World Organization for Animal Health su una epidemia altamente patogena di influenza aviaria H5N8".



Il bando, come riferisce l'agenzia Nuova Cina, ha effetto immediato al "fine di tutelare la pubblica salute".



Per la cronaca, nei primi sei mesi del 2017 Hong Kong ha importato dall'Italia circa mille tonnellate di carne di pollame congelata e 10mila uova.



Nell'allevamento di Sant'Urbamno, intanto, è stato portato a termine l'abbattimento delle oche, undicimila capi in tutto.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400