Badia, i derivati saranno rinegoziati. Il sindaco Rossi: “Possibile chiudere questa partita entro fine anno e rendere meno gravoso il debito”.
Giovanni Rossi mantiene le promesse e decide di rinegoziare i derivati.
Per “derivati” si intendono i contratti sottoscritti qualche anno fa dal Comune con alcune società finanziare. Tali accordi, dal 2007 al 2010, hanno prodotto un incasso di 856mila euro ma, dal 2010 ad oggi, hanno incominciato a generare flussi negativi che nel 2026 toccheranno l’incredibile cifra di 10 milioni di euro.
Nel recente consiglio comunale tuttavia sono arrivate le parole del sindaco Giovanni Rossi, che sembrano
delineare una prospettiva un po’ meno cupa per il futuro della casse comunali: “Mi sono recato presso la cassa di risparmio del Veneto, quale sede di Banca Intesa Sanpaolo, per iniziare una negoziazione di quelli che sono i nostri derivati finanziari. Il Comune è risultato soccombente nella causa contro la banca presentata dalla precedente amministrazione però, nel recente meeting, ho riscontrato nei funzionari della banca una positività che fa ben sperare.
La strada è ancora molto lunga anche perché noi dobbiamo costruire un rapporto che sia legittimo sotto ogni aspetto. La legislazione attuale nei confronti di questo strumento finanziario è rigidissima e si rischiano sanzioni da parte della banca o del ministero delle finanze, perciò dobbiamo muoverci assolutamente con prudenza. C’è un cauto ottimismo sulla
possibilità di chiudere questa partita entro fine anno e rendere meno gravoso il debito contratto”.
Il prossimo consiglio, che si svolgerà il 29 settembre, avrà come argomento principale proprio il bilancio e perciò i tempi dell’intervento del primo cittadino appaiono adeguati. Resta da stabilire quali potranno essere i benefici di un’eventuale rinegoziazione ed i tempi che si riveleranno necessari per riportare le casse di Badia ad una situazione di normalità.
Ad oggi, infatti, i soldi a disposizione sono di poco superiori alla cifra necessaria per pagare gli stipendi dei dipendenti comunali.
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