Il Centro Essagi riprende le attività

E’ ufficiale: il Centro Essagi riaprirà le porte a metà ottobre. La felice notizia è il risultato di un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi tra l’amministrazione comunale e la cooperativa che in questi anni si è occupata della gestione del centro provinciale di formazione al lavoro. Il vero nodo della questione, purtroppo, resta il futuro.


Dal 2018 sarà necessario trovare una soluzione definitiva, con una progettualità costante. Se è vero infatti che il 16 ottobre la struttura ricomincerà le attività è altrettanto palese l’assenza di certezze per quanto concerne il medio lungo periodo. Dopo la riunione con la cooperativa l’amministrazione intende confrontarsi anche con i genitori, come promesso alcune settimane fa. Il sabato antecedente alla riapertura si svolgerà, come da previsioni, un incontro per spiegare la situazione e presentare l’attività ai familiari coinvolti. Se sullo sfondo restano le incognite legate al futuro, anche il presente non risulta privo di ostacoli. La causa va probabilmente ricercata nel percorso di finanziamento avviato alcuni mesi fa.


Si tratta di un accordo che aveva stabilito di assegnare un contributo di 0,20 centesimi per residente dei comuni della Conferenza dei sindaci dell’ Ulss 5 polesana. Questa formula, unita ad un ulteriore somma stanziata dalla Fondazione Cariparo, aveva consentito di far ripartire le “lezioni” nella struttura dopo la forzata pausa invernale; uno stop dovuto
all'esaurimento dei fondi stanziati l'anno precedente. La cifra ipotizzata, oltre ad assicurare un approdo sicuro fino a giugno, avrebbe dovuto garantire la ripartenza dopo le vacanze estive senza intoppi. Tuttavia all'appello mancherebbero ancora alcune somme. Una fetta significativa della “torta” spetterebbe a Rovigo ma a bloccare l’amministrazione comunale del capoluogo ci sarebbero i seri problemi di bilancio; guai emersi con prepotenza anche nelle ultime settimane.


Il futuro dei ragazzi dell’Essagi non si può quindi ancora definire roseo come auspicato. Nel frattempo non resta che registrare l’impegno profuso dall'amministrazione badiese nella ricerca di soluzioni ed una riapertura provvisoria che pare allontanare i problemi.