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Omicidio di capodanno, il primo testimone mette nei guai "zio coca"

Corte d'Assise

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La vittima, Lorenzo Ferracin

L'ex cuoco deve rispondere dell'omicidio volontario del 45enne Lorenzo Ferracin. Un testimone smentisce la sua ricostruzione. Botta e risposta durante l'udienza.
Si è aperto davanti alla Corte d'Assise presieduta dal nuovo presidente del Tribunale, Angelo Risi, il processo a carico di Giorgio Pasqualini ("zio coca", il cuoco 69enne di Lendinara), accusato dell'omicidio volontario del 45enne Lorenzo Ferracin ([url"Leggi l'articolo"]https://www.polesine24.it/Detail_News_Display/BadiaLendinara/omicidio-ferracin-si-apre-il-processo-a-zio-coca-[/url]).



Nel corso dell'udienza sono stati sentiti alcuni testimoni. Ad esempio un uomo che la notte di Capodanno dormiva al piano di sopra a casa di una vicina e le cui dichiarazioni sono state smentite dall'imputato, che di fronte alla Corte ha alzato la mano chiedendo di parlare.



"Ho sentito bussare alla porta del vicino", ha dichiarato l'uomo. "Poi ho sentito delle urla e una frase del mio vicino: 'Ma sei matto?'. Poi i rumori di una colluttazione e quelli di un vetro rotto".



Sentiti anche due carabinieri: quello che ha fatto i primi rilievi sul corpo e quello che ha fatto il narcotest sulla droga trovata in casa.



Prossima udienza per ascoltare ulteriori testimoni il 22 novembre.
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