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Lendinara

Nuovi nati, contributi e servizi

Nuovi nati a Lendinara, contributi e servizi. Determinati gli importi per le gravidanze e i figli. Cambia il regolamento. L’assessore Amal: “Cifre inferiori perchè arrivano risorse statali. Ma aumenta il sostegno diretto alle famiglie”.

Nuovi nati, contributi e servizi

Sono stati determinati gli importi dei contributi alla gravidanza e alla nascita previsti dal regolamento comunale per le iniziative a favore della vita e della famiglia: 2.640 euro complessivi per le domande pervenute tra novembre 2017 e febbraio 2018.

I contributi sono così ripartiti: 210 euro per la sola gravidanza, erogati a tre domande pervenute; 1.680 euro complessivi per le dodici domande del contributo per la gravidanza e la nascita relativi al 2017 e altri 150 per una domanda relativa al 2016; dodici anche le domande per il contributo ai terzi figli e successivi, erogato per un totale di 600 euro. Due, invece, le domande escluse perché non in possesso dei requisiti previsti nel regolamento.

Questi i contributi previsti dalla delibera di giunta, che ha però ridotto gli importi rispetto al 2016 in conformità con la delibera del consiglio comunale del 30 gennaio 2018 che aveva revisionato il regolamento comunale, abolendo il contributo economico alla gravidanza e nascita.

“I contributi sono inferiori - ha precisato Federico Amal, assessore alle politiche sociali e alle politiche per la famiglia perché dopo diciotto anni si è ritenuto opportuno modificare il regolamento per la famiglia utilizzando i soldi in bilancio non più per i contributi ma per valorizzare i servizi alle famiglie”.

Questo perché, precisa l’assessore, “questo tipo di contributi erano a fronte dell’assenza di ulteriori forme di sostegno a carico dell’Inps, come il bonus famiglia e il bonus mamma, che diciotto anni fa non erano presenti e invece da due anni hanno iniziato ad essere erogati dallo stato. Visto che i contributi statali sono ben maggiori di quelli dati dal regolamento comunale, con i soldi in bilancio saranno valorizzati i servizi alle famiglie mediante il sostegno diretto, come per il doposcuola o abbassando le quote per il trasporto scolastico”.

“Fare figli deve convenire alla società e al territorio, per cui le iniziative family friendly sono volte al benessere della famiglia, intesa come luogo di cura e assistenza di soggetti deboli”, aveva sottolineato in sede di consiglio comunale Chiara Sinigaglia, consigliere che, in quanto parte della Consulta, era stata coinvolta nella stesura del regolamento.

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