VOCE
Badia Polesine
10.07.2018 - 22:51
Fino a domenica incontri con giornalisti e docenti, proiezioni e tanti temi attuali su cui riflettere
Inaugurata ufficialmente la 35esima edizione del Festival dei Popoli. L’annuale ciclo di appuntamenti culturali proposto dal Centro Documentazione Polesano, alla Casa della Cultura e della Legalità di Salvaterra, ha aperto i battenti domenica sera. La rassegna dal titolo “Essere popolo nell’impero globalizzato” è partita con lo spettacolo teatrale “Caccia alla luce”, diretto da Thierry Parmentier, figura già protagonista di numerosi eventi del Cdp.
“E’ una rappresentazione ispirata alla parabola del ‘Figliol prodigo’ – ha spiegato in apertura il regista – Ed è una biografia di ognuno di noi, sia come essere umano che spirituale. Ci racconta di una vita dolce e amara che porta l’uomo a una serie di reincarnazioni”. Lo spettacolo, che ha visto come interpreti Fabio Benetto ed Andrea Buttazzi, con la partecipazione dei detenuti del “Lembo del mantello” e del progetto Jonathan di Vicenza, ha richiamato l’attenzione di un folto pubblico. Una partenza da tutto esaurito che potrà essere di buon auspicio alle successive date dal festival, che è proseguito lunedì con il secondo spettacolo teatrale: “Frammenti di vite condivise”, di e con Norberto Presta. Ieri, invece, si è parlato di “Siria, tra guerra e diaspora” con la giornalista e scrittrice italo-siriana Asmae Dachan.
Oggi 11 luglio è in programma la proiezione del film-documentario “Binxet – sotto il confine” alla presenza del regista Luigi D’Alife, mentre domani la giornalista e scrittrice Anna Pozzi condurrà una conversazione su “Un mondo di schiavi. Tratta e nuove schiavitù nel XXI secolo”.
“Più cose in cielo e in terra” sarà invece il tema del dibattito di venerdì 13, che vede la partecipazione del docente di Scienze umane e Pedagogiche dell’Università di Milano Bicocca Raffaele Mantegazza.
Sabato è previsto il concerto del gruppo Safar Mazì, mentre domenica 15 luglio il festival si concluderà con “Essere popolo nell’impero globalizzato”, dibattito con Gianni Tognoni, segretario generale del Tribunale Permanente dei Popoli. Ogni appuntamento inizia alle ore 21.15 nella Casa di via dei Partigiani, intitolata al carabiniere Silvano Franzolin solo pochi mesi fa. Per tutta la durata del festival è anche stata allestita una mostra, a cura di Beppe D’Alba, che mette in luce la tematica dei popoli e delle frontiere.
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