VOCE
Badia Polesine
01.11.2018 - 09:20
L'abbazia della Vangadizza
L’amministrazione comunale di Badia Polesine ha come obiettivo quello di completare i lavori di restauro all’abbazia della Vangadizza. E per farlo spera nella carta della “Grande guerra”. Il sindaco Giovanni Rossi ha approfittato dell’incontro che aveva per tema proprio il contesto dell’abbazia durante il primo conflitto mondiale, organizzato martedì sera in sala Soffiantini, per ripercorrere le diverse vicissitudini del recupero del prestigioso monumento di Badia. Un’operazione complessa che ha tenuto impegnate più amministrazioni, ma che ora sembrerebbe volgere al termine.
“La valorizzazione di questo monumento è stata centrale non solo per questa amministrazione, ma pure per molte di quelle che l’hanno preceduta - ha spiegato il primo cittadino - e quest’anno abbiamo voluto spostare le commemorazioni per il 4 novembre dalla sala consiliare all’abbazia. Questo perché la Regione Veneto ha indetto un bando per la rivalorizzazione di alcuni immobili storici protagonisti della Prima guerra mondiale, a cui abbiamo deciso di aderire proponendo l’abbazia”.
Si tratta del progetto di “valorizzazione, conservazione e restauro del patrimonio di beni inerenti agli eventi bellici del primo conflitto mondiale”, a cui l’amministrazione ha risposto la scorsa estate. È proprio attraverso questa iniziativa regionale che il Comune punta a completare il lungo intervento di restauro, che si dovrebbe concludere con la messa a punto del chiostro e con l’acquisto dell’arredamento adeguato alla normativa antincendio da posizionare nella struttura, in modo da poterci trasferire la biblioteca civica.
Il sindaco ha ringraziato i due relatori dell’incontro, Livio Zerbinati dell’Isers e Paolo Aguzzoni del Sodalizio Vangadiciense, grazie al contributo dei quali il Comune ha potuto presentare tutte le informazioni necessarie a documentare il ruolo rilevante dell’abbazia nella Prima guerra mondiale. “Hanno partecipato al bando molti altri Comuni - ha fatto notare il sindaco - e abbiamo avuto paura di non ottenere il finanziamento, per questo devo ringraziare Livio e Paolo per le loro ricerche storiche”. Infine, Rossi si è ritenuto “moderatamente ottimista” sull’esito positivo dell’iniziativa. Pur non essendoci ancora niente di ufficiale, la presenza dell’assessore regionale Cristiano Corazzari all’incontro sembra confermare le speranze del sindaco. “In questo modo - ha terminato Rossi - abbiamo dovuto aspettare un po’ più di tempo, ma ci permette di completare l’intervento a costo zero”.
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