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BADIA POLESINE

"Casa del sorriso: il personale fa miracoli, ma zero riconoscimenti"

L'attacco del sindacato Uil Fpl, con Cristiano Pavarin

"Casa del sorriso: il personale fa miracoli, ma zero riconoscimenti"

Cristiano Pavarin, segretario generale di Uil Fpl

"Una piccola gratificazione economica, dal valore simbolico, nei confronti degli operatori che in questi difficili mesi stanno con il loro impegno fronteggiando l'emergenza pandemica sul delicatissimo e sguarnito fronte delle case di Riposo. Dalla Casa Albergo di Lendinara al Csa di Adria, passando per l'Iras di Rovigo, le strutture stanno garantendo ai propri dipendenti una indennità di disagio più elevata rispetto al periodo pre Covid, dai 4 ai 10 euro al giorno, nonostante le perdite di bilancio o, comunque, bilanci preventivamente non floridi. Ma non era ritenuto possibile non offrire un riconoscimento ai propri lavoratori. Eppure c'è chi dice no".

Ne dà notizia Cristiano Pavarin, referente del sindacato Uil Fpl Rovigo. "È il caso del presidente della Casa del Sorriso di Badia Polesine, Tommaso Zerbinati, nonostante la direzione ci avesse prospettato la fattibilità giuridica e visto e considerato che il cda della struttura non sta garantendo la parte variabile del fondo di produttività dei dipendenti. Sarebbe bastato un piccolo gesto, certamente gradito da parte degli stessi lavoratori elogiati con il sorriso sulle labbra da parte dello stesso presidente Zerbinati".

"Invece, dopo parole di elogio, arrivando perfino ad usare il sarcasmo, per evidenziare la grandissima professionalità e disponibilità degli operatori della Casa del Sorriso, non intende mettere mano al bilancio di previsione e rendere concreta la pacca virtuale sulle spalle, che oramai non fa più effetto. Come Uil ci teniamo, tuttavia, a ringraziare la direzione della struttura, che ha saputo riconoscere la bontà della nostra proposta, convenendo sul metodo di timbratura per chi viene chiamato mentre si trova fuori servizio, garantendo la copertura Inail per il tragitto casa lavoro."

"Invece non ci resta che registrare con molto rammarico che alle parole il presidente Zerbinati non fa seguire i fatti nei confronti di lavoratori che ogni giorno rischiano e ogni giorno stanno sostenendo carichi di lavoro fuori dall'ordinario. Niente, a loro non viene garantito nemmeno il minimo di produttività. Eppure, sarebbe bastato un piccolo gesto per dimostrare almeno un briciolo di coerenza e gratitudine. Il presidente Zerbinati ha esultato per l'arrivo dei fondi stanziati dalla Regione per sostenere le casa di riposo accreditate: non sarà che il vero problema, ma dovrebbe essere lui stesso a comunicarlo, è che questi soldi ancora non si sono visti?".

Uilfpl Rovigo

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