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Il Comitato Ambiente e Sviluppo <br/> si è ricostituito a Cavarzere

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Dopo 30 anni si è ricostituito il Comitato Ambiente e Sviluppo a Cavarzere, con a capo Luigina Pavanato.
CAVARZERE – Si è costituito ufficialmente il Comitato Ambiente e sviluppo di Cavarzere, già nato circa trent’anni fa come associazione senza fini di lucro, è stato registrato agli organi preposti il 3 marzo ed ha subito iniziato a lavorare sui temi caldi del momento in città.

Presidente e vicepresidente del Comitato sono rispettivamente Luigina Pavanato ed Enzo Mattiazzi, mentre la segreteria è Eva Carraro. Il direttivo del Comitato si è riunito qualche giorno fa per discutere della centrale a biogas di Revoltante e del taglio dei platani per la realizzazione della pista ciclabile in via Spalato.

“Il nostro comitato – così la presidente Pavanato – è aperto a qualunque cittadino abbia il desiderio di interessarsi della vita della città, ognuno può iscriversi come socio, versando la quota annuale”. Anche i detentori di cariche pubbliche possono iscriversi al Comitato e avere diritto di voto in assemblea, ma non possono fare parte del consiglio direttivo”. La presidente precisa poi che il direttivo del comitato è formato da nove componenti, rispettando la parità di genere e la provenienza da tutto il territorio comunale, per rappresentare al meglio sia il centro cittadino sia le frazioni. “I membri del direttivo, mentre sono in carica, non possono assumere cariche pubbliche di partito o di analoghi movimenti o associazioni con finalità politiche – precisa Pavanato – se le assumono, possono rimanere soci nel Comitato con diritto di voto nelle assemblee, ma devono dimettersi dal direttivo”.

La presidente conclude annunciando a breve degli interventi specifici del Comitato sulle tematiche trattate nel corso dell’ultima riunione del direttivo e sottolineando l’auspicio che esso possa diventare un referente nel dialogo con il Comune e gli enti locali.
“Il Comitato Ambiente e sviluppo vuole essere un interlocutore legalmente e ufficialmente riconosciuto – chiosa Pavanato – per rappresentare i problemi e le esigenze della cittadinanza e porsi a difesa dell’ambiente e del territorio”.
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