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Lavoratori italiani in nero a Cavarzere <br/> scoperti in un laboratorio di confezioni

Guardia di Finanza

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Lavoratori in nero (foto d'archivio)

La Guardia di Finanza ha scoperto un laboratorio di confezioni a Cavarzere con 32 lavoratori in nero su 64 totali, dove il titolare non aveva versato contributi per 700mila euro
La Guardia di Finanza, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Venezia, ha scoperto lavoratori in nero e omissione del pagamento dei contributi in un laboratorio di confezioni a Cavarzere.



I militari delle Fiamme gialle hanno segnalato 28 lavoratori in nero, e altri 4 irregolarmente assunti, tutti italiani, oltre la metà dei 62 presenti complessivamente in azienda. Tutti operanti in una struttura priva di sistemi antincendio, di dispositivi di protezione personale, e senza alcuna adeguata formazione personale sulla sicurezza.



Dagli accertamenti con l’ausilio di personale dell’Inps della direzione di Venezia è risultato inoltre il mancato versamento da parte della società delle ritenute previdenziali ed assistenziali, nonché delle quote di pensione operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti con l’omissione, inoltre, della denuncia dei contributi mensili, per un importo complessivo pari a 700mila euro circa.



Le indagini hanno consentito, inoltre, di riscontrare che lo stesso imprenditore aveva usufruito, in passato, della Cassa integrazione straordinaria in deroga sulla base di false attestazioni dell’amministratore unico della società e del proprio consulente del lavoro. L’imprenditore, in concorso col suo consulente, è stato così denunciato alla Procura di Venezia e sono state comminate sanzioni per un importo complessivo di circa 60mila euro.



Il servizio completo in edicola nella Voce di mercoledì 30 marzo
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