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Lavoratori in nero nei campi di Cavarzere, azienda agricola nei guai

Carabinieri

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Uno dei bagni all'interno del container

Sette immigrati del Bangladesh, due irregolari, trovati dai Carabinieri in condizioni pietose a lavorare nei campi e vivere in container in un'azienda agricola di Cavarzere.
Sette immigrati del Bangladesh, di cui due irregolari in Italia, sono stati trovati in condizioni pietose in un campo a Cavarzere, durante un blitz del nucleo Carabinieri dell’ispettorato del lavoro di Venezia guidato dal maresciallo Fabio Ricco.



Dieci-undici ore nei campi per 100-150 euro al mese a coltivare verdure tipiche dell'Asia, vendute a Mestre e in Emilia Romagna. La sera, stipati in due container, a riposare quel poco che restava dei corpi stanchi, in mezzo al fango, alla sporcizia e agli animali.



Un mese fa i carabinieri avevano fatto una scoperta simile a Sant’Anna di Chioggia. Uno dei soggetti sfruttati, individuati a Chioggia, si era spostato a Cavarzere. Essendo irregolare e colpito da un provvedimento di espulsione, stavolta è stato denunciato per inottemperanza dell’ordine del questore di lasciare l’Italia. I titolari dell’azienda, marito e moglie, dovranno rispondere di sfruttamento del lavoro nero per sfruttamento dell’immigrazione clandestina e per impiego illegale di stranieri clandestini. Dal punto di vista amministrativo, inoltre, i Carabinieri hanno sanzionato l’azienda per un ammontare di 50mila euro.



Il servizio completo in edicola nella Voce di mercoledì 7 dicembre
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