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Lo scempio dell'ex distilleria di Cavarzere, tra furti e imbrattamenti

Il caso

I ladri hanno depredato l'edificio 5 dell'ex distilleria Montesi di Cavarzere, recuperato da Attiva spa, ora in fallimento, ma già praticamente distrutto.
Un vero scempio per l'edificio 5 dell'ex distilleria di Cavarzere, preso di mira da ladri e writers a pochi anni dal recupero milionario operato dalla Cosecon, poi Attiva spa, prima del fallimento.



La partecipata pubblico-privato che acquisiva terreni e immobili per poi costruire o ristrutturare, vendendoli o affittandoli, con il sostegno dei fondi dalla Unione europea, non è riuscita a conservare l'immobile integro, dopo tutti i soldi spesi. E così il prestigioso edificio 5, del quale fa parte il restauro conservativo della vecchia struttura industriale delle ex distillerie Montesi, dove sorge anche l’enorme camino crollato durante i lavori, e ripristinato successivamente, è stato depredato di grondaie, scorsaline di rame, impianti elettrici e condizionatori. Sono state sfondate le porte e qualsiasi altro ingresso, i banditi hanno rubato pure i serramenti e i vetri. L'acqua piovana ha iniziato a filtrare, rovinando solai e pavimenti, muri esterni e infissi. I piccioni hanno iniziato a nidificare lasciando il loro guano ovunque. Il resto lo hanno fatto i writers, che si sono scatenati con le loro scritte artistiche sulle pareti bianche interne.



"Ho provato a contattare il sindaco di Cavarzere più di una volta - ha ammesso uno dei due curatori fallimentari di Attiva spa, il commercialista Luca Pieretti - ma né mi ha risposto, né mi ha richiamato. Non c’è stata alcuna collaborazione da parte dell'amministrazione comunale". Per la verità i Carabinieri hanno eseguito diversi arresti nei confronti dei ladri che andavano a rubare materiale, ma i banditi neanche vedevano le sbarre del carcere. “In effetti mi hanno chiamato più di una volta a Cavarzere come rappresentate del fallimento - racconta Pieretti - ma è stato tutto inutile. Nei prossimi giorni faremo una denuncia alla Procura contro ignoti per i continui danni e furti che subiscono gli immobili, ma mi rendo conto come sia effettivamente più un atto simbolico".
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