Folgorato dai cavi dell'alta tensione, tragedia sul lavoro

Travolto da una scarica elettrica da migliaia di volt, che non gli ha lasciato scampo. E' morto così Adriano Danieli un tecnico di 40 anni, che oggi pomeriggio (31 agosto) poco dopo le 17 doveva sistemare un silos all'interno della ditta Belcaro, specializzata in demolizioni e movimento terra.



L'uomo era a bordo di una di quelle ceste sollevate da un braccio meccanico e utilizzate per raggiungere alberi o costruzioni molto alte. La ditta è munita infatti di una torre industriale usata per le lavorazioni in cui l'azienda è specializzata. E a pochi metri dal silos che doveva essere sottoposto a un intervento di manutenzione ci sono i cavi dell'alta tensione, responsabili della tragedia che oggi pomeriggio ha sconvolto Cavarzere.



La dinamica dell'incidente non è ancora ben chiara, al momento ci sono soltanto alcune ipotesi. Il braccio metallico su cui era issata la cesta potrebbe aver toccato i cavi elettrici, per un errore di manovra da parte del lavoratore stesso, oppure potrebbe essere bastato il campo magnetico generato dalla linea elettrica ad attirare la scarica.



Sta di fatto che pochi secondi dopo la salita verso il silos, il 40enne è stato attraversato da una scarica violentissima, da cui i colleghi non sono riusciti a salvarlo. La cesta e il braccio metallico, infatti, continuavano a fare da conduttori per l'elettricità, impedendo a chiunque, anche ai soccorsi, di staccare il corpo ormai senza vita dell'operaio.



Il rumore della scarica che lo ha trafitto, un colpo netto e violento, è stato sentito anche da chi era a chilometri di distanza. Sul posto per il recupero del corpo sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del Suem, oltre ai carabinieri della stazione di Cavarzere e gli ispettori dello Spisal per le verifiche in materia di sicurezza sul lavoro.



Il servizio completo in edicola nella Voce di venerdì 1 settembre