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Il sindaco di Cona tenta di mediare

Cavarzere

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Dopo la fuga dei migranti dalla base, propone soluzioni per il rientro al campo. Panfilio: Non è una questione di pasti. I ragazzi sono esasperati. Ma le parti sono lontane.
Profughi a Malcontenta, il sindaco di Cona tenta una mediazione.
Dopo la fuga dei migranti dalla base, arrivano dunque le proposte del primo cittadino per il rientro nel campo.




Dunque, a mediare tra migranti e prefettura è arrivato il primo cittadino di Cona, Alberto Panfilio.




Il sindaco della città vicina a Cavarzere propone il rientro nella struttura di Cona per i 51 profughi, alla condizione di cambiare la situazione di vita all'interno della struttura: dall’insegnamento “vero” della lingua italiana, al miglioramento della situazione abitativa a controlli fatti da esterni sul funzionamento del centro.



“Non è una questione di pasti - ha detto Panfilio - I ragazzi sono esasperati da una situazione che non fa vedere nessuna prospettiva per il loro futuro. Imparare la lingua è il minimo. Ci devono essere delle verifiche continue sull’operato di un gestore che, tra l’altro, ha la convenzione scaduta. Verifiche svolte da terzi e non fatte solo perché dovute”.



Per quanto riguarda la visita di ieri dei deputati Zoggia, Mognato e Marcon, il sindaco Panfilio ha detto: “Non ci possiamo far mancare nulla, pure l'avanspettacolo. Ma in questi anni dove erano questi signori?”.



La mediazione di Panfilio è però fallita. Le parti sono ancora lontane sulla lista dei migranti da inserire tra i cento da far uscire nei prossimi giorni e su un gruppo di monitoraggio che quotidianamente dovrà verificare le condizioni di vivibilità del centro di Conetta.



È stato fatto capire ai migranti, inoltre, che non possono restare un’altra notte nel centro civico di Malcontenta.

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