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I ladri si accaniscono sul gattino

A Cavarzere

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Disavventura per un micio, colpito ripetutamente con un piede di porco. I malviventi hanno tentato di entrare in una casa e si sono imbattuti nell’animale indifeso.
Una storia che ha dell’incredibile, quella accaduta nei giorni scorsi nel comune di Cavarzere. Alcuni malviventi, intenti ad entrare in un’abitazione per mettere a segno un furto, si sono accaniti su di un gattino che riposava all’esterno dell’abitazione e lo hanno fatto in un modo brutale ed efferato colpendolo ripetutamente con un piede di porco. “Forse mi hanno scambiato per un grosso cane.


Forse hanno creduto che fossi una preziosa pelliccia. Forse devo solo smettere di riempirmi la testa di forse da giorni, ma se non trovo un modo per giustificarli, una spiegazione per quello che hanno fatto, non sarò io, ma il cuore a rimanere disabile, il mio e quello di tutti coloro che stanno leggendo questa storia”, scrive l’associazione Disabilandia Progetto Disabili Oipa Rovigo sulla sua pagina Facebook, cercando di interpretare il pensiero del povero micio.


“Dormivo. Non facevo nient’altro che dormire sopra il muretto di una casa, era notte fonda. Non c'è nessuno di solito in giro a quell'ora, è una zona tranquilla, ma qualche giorno fa mi ha svegliato il rumore di gente che aveva scavalcato il cancello e mormorava - si legge ancora nel post - Ho alzato la testa per guardarli meglio, si muovevano furtivamente, piano, si guardavano intorno e mi hanno visto, certo che mi hanno visto, ma non hanno parlato con me. Uno di loro aveva un lungo pezzo di ferro in mano, curvato alla fine, biforcuto. Mi faceva ridere, sembrava il becco di un’anatra. Loro poi si sono avvicinati alla porta della casa, ed io mi sono rimesso a dormire perché era veramente tardi. Poi quel becco di anatra che mi faceva ridere me lo sono trovato vicinissimo, mi ha svegliato lui. Mi ha svegliato sbattendomi sulla testa, sulla schiena soprattutto, tante, tante, tante, tante volte. Non faceva più ridere, faceva piangere, piangere, urlare. Ho provato a scappare, saltare giù dal muretto, ma mi trattenevano per la coda e non ci sono riuscito subito”.
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