Una fiaccolata per ricordare Maila

La comunità di Cavarzere è in lutto dopo l'omicidio di Maila Beccarello, uccisa ieri mattina dal marito Natalino Boscolo Zemello, che l'ha massacrata di botte nella loro casa di via Regina Margherita. 

“L’amministrazione comunale di Cavarzere, certa di interpretare i sentimenti di tutti i cittadini, esprime vivo cordoglio e profondo sconcerto per la tragica morte di Maila”. Inizia così la nota del Comune, che in seguito all’omicidio della trentasettenne, ha organizzato una fiaccolata per domani sera, venerdì, alle 21, con partenza da Piazza Municipio.

Un femminicidio che ha scatenato una serie di reazioni. Molto duro il capogruppo della Lega in consiglio a Cavarzere, Pierfrancesco Munari: “Chi uccide una donna di botte, non merita una riabilitazione, non merita un processo, non merita di restare in cella con vitto e alloggio, non merita di vivere! In certi casi, la pena di morte sarebbe una soluzione!”.

Un femminicidio sul quale è intervenuto anche il senatore Antonio De Poli, presidente Udc che condanna duramente quanto avvenuto a Cavarzere: “L'ennesimo femminicidio maturato nel contesto familiare. L'episodio di Cavarzere - si legge in una nota - nella sua brutalità, ci sconvolge e ci lascia esterrefatti. Un uomo ha massacrato di botte la propria moglie. E' un'immagine che è inaccettabile per la nostra civiltà: una donna vittima della violenza. Serve una mobilitazione a tutti i livelli per contrastare la violenza di genere. Scendiamo in piazza”.

Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Erika Baldin: “Violenza contro le donne, occorre fare di più per prevenirla e combatterla. A Cavarzere, c’è stato l’ennesimo caso di femminicidio, un’altra donna uccisa dal marito”. E ancora: “I violenti vanno allontanati subito dalle loro famiglie - conclude Baldin - prima che commettano atti più gravi”.