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CAVARZERE

"Noi ce la stiamo mettendo tutta, sconfortante sentire certe critiche"

Medicina di gruppo: "Periodo molto difficile, tra virus e malati ‘ordinari’. Critiche ingenerose"

"Noi ce la stiamo mettendo tutta, sconfortante sentire certe critiche"

Il personale: “Periodo molto difficile, tra virus e malati ‘ordinari’. Critiche ingenerose”

Giorni difficili per la medicina di gruppo integrata di Cavarzere e Cona, tra coronavirus e trattamento di pazienti non-Covid: “Ce la stiamo mettendo tutta per garantire sicurezza e salute degli utenti. I tempi sono duri, la fatica è tanta e il rischio per noi operatori è notevole”.

“Record di contagi in Veneto: 5098 casi e 110 morti. Non era difficile da immaginare, dal momento che in questi giorni stiamo osservando una impennata di casi anche nella nostra realtà - inizia la nota del personale della medicina di gruppo - per noi medici e operatori della medicina di gruppo integrata di Cavarzere e Cona sono giornate molto intense: molte persone si rivolgono a noi per comparsa di sintomi come febbre, tosse, mal di gola e altri, in quanto contatti stretti. A tutti i sintomatici viene richiesto il tampone e in caso di positività parte l'attività di contact tracing per individuare i contatti e metterli in isolamento. Si tratta di un lavoro complesso che richiede parecchio tempo. E' necessario poi fissare i tamponi di fine isolamento, oltre ovviamente che certificare la malattia. In tutto questo il nostro ruolo più delicato è quello di seguire i soggetti positivi a casa, perché ricordiamo che quelli che finiscono in ospedale sono per fortuna una minima parte dei positivi, ma anche chi rimane a casa può avere sintomi importanti che richiedono cure”.

“Nei casi più impegnativi inviamo a domicilio i medici dell'Usca (unità speciali di continuità assistenziale), con cui lavoriamo in stretto contatto. I soggetti positivi vengono da noi monitorati frequentemente, ovviamente a seconda della gravità clinica”.

“Oltre a tutto questo cerchiamo di svolgere la nostra normale attività - spiega il personale della medicina integrata - ricevendo su appuntamento i malati non-Covid. Il nostro personale infermieristico ha ripreso l'attività di vaccinazione antinfluenzale, continua con le medicazioni e i dosaggi del ‘pt’ oltre ad aiutarci nell'esecuzione dei tamponi rapidi. Le segretarie rispondono ininterrottamente al telefono”.

Noi - è la conclusione - ce la stiamo mettendo tutta per garantire sicurezza e salute ai cittadini utenti della nostra medicina di gruppo integrata. È un po’ sconfortante quindi leggere lamentele sulla nostra presunta mancata disponibilità; i tempi sono duri, la fatica è tanta e il rischio per noi operatori notevole. Non vogliamo essere considerati eroi dopo morti, vorremmo un po’ di conforto da vivi”.

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