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CAVARZERE

“Aumento Tari imposto da Arera”

Il sindaco Munari: “La precedente amministrazione, salvata dal fondo Covid, ha fatto sconti a tutti”

“Aumento Tari imposto da Arera”

Al centro, il sindaco di Cavarzere Piefrancesco Munari

Il sindaco Munari: “La precedente amministrazione, salvata dal fondo Covid, ha fatto sconti a tutti”

ìLa minoranza torna a puntualizzare sugli aumenti delle tariffe di servizi a domicilio e Tari, ma il sindaco accusa: “Spiace vedere che ci sia una strumentalizzazione politica sugli aumenti. Non sono imposti dal Comune, ma da Arera, in quanto è necessario uniformare le tariffe in tutto il territorio nazionale. La precedente amministrazione ha ridotto le utenze grazie all’utilizzo del fondo Covid, ma è stato solo un palliativo che ha lasciato alle generazioni future l’aumento che - come ben sapete - è imposto”.

Si è tenuto l’altro ieri alle 20 il consiglio comunale durante il quale si è discusso l’ordine del giorno composto di quattro punti, tra questi, l’approvazione del rendiconto dell’esercizio finanziario 2021. E’ stato l’assessore al bilancio Ilaria Turatti a leggere il deliberato, che comprendeva i numeri precisi del bilancio consuntivo; si tratta di un bilancio gestito per dieci mesi su 12 dalla precedente amministrazione. Dopo la lettura della delibera sono state poste diverse domande da parte del consigliere comunale di minoranza della lista “L’altra Cavarzere”, Andrea Fumana, alla quale hanno potuto rispondere assessori competenti insieme al dirigente del settore assetto del territorio, Federico Pugina.

Subito dopo, la parola è passata alla consigliera di minoranza Heidi Crocco: “Da questa relazione si può evincere che il rendiconto è positivo, a dimostrazione che l’amministrazione precedente ha fatto anche scelte giuste, spesso fortemente criticate dall’attuale amministrazione. L’unica cosa che dispiace è l’avere constatato, durante lo scorso consiglio comunale, quando è stato approvato il bilancio di previsione, che ci sono stati aumenti delle tariffe dei servizi a domanda individuale come l’assistenza domiciliare e i pasti a domicilio, che sono servizi che toccano le tasche dei cittadini. Per questo abbiamo votato contro. Rattrista anche l’aumento sulla tassa sui rifiuti, nonostante l’amministrazione Tommasi avesse provveduto a ridurre le utenze. Mi sento di dire che i consiglieri del Partito democratico si astengono dal votare questo rendiconto, anche se siamo contenti dei risultati finora ottenuti”.

A replicare è l’assessore Turatti: “Forse non vi siete accorti degli aumenti che ci sono stati anche nella vita quotidiana: è impossibile non dover applicare questi aumenti, così come per la Tari. E poi, visto che sottolineate come il bilancio sia andato bene, non capisco perché vi asteniate dal votarlo”.

Anche il sindaco Pierfrancesco Munari ha preso parola. “Spiace vedere che ci sia una strumentalizzazione politica sugli aumenti di cui al bilancio di fine aprile, e spiace vedere come anche oggi non abbiate compreso appieno che nel conteggio della Tari ci sia un’azione che va a calmierare quell’aumento pari al 10% delle utenze fino ai 12mila euro di Isee. Dico questo perché ritengo che durante la vostra amministrazione avete dato una mano in maniera indistinta a tutte le persone, mentre credo che si debba e si sarebbe dovuto avere un occhio di riguardo per le famiglie che effettivamente erano bisognose di un intervento - spiega Munari - non abbiamo fatto sconti a tutti quanti, forse perché non siamo a ridosso delle elezioni come lo eravate voi, che avete scontato il 40% a tutti, senza andare a verificare se vi erano state delle riduzioni degli stipendi mensili o quello che portavano a casa le famiglie; forse anche per fare meno fatica avete preso tutte le famiglie e avete fatto uno sconto modello televendita. Non è la volontà di questa amministrazione, che deve aiutare molto di più chi è in difficoltà e deve lasciare che si arrangino le famiglie che non hanno visto modificare I proprio introiti”.

Poi Munari prosegue: “Gli aumenti sono imposti da Arera e non dal Comune di Cavarzere. La vostra amministrazione è stata salvata dal grosso fondo Covid che avete utilizzato, ma è stato solo un palliativo che ha lasciato alle generazioni future l’aumento che come ben sapete è imposto, visto che bisogna uniformare le tariffe in tutto il territorio nazionale”.

Infine, ha preso la parola l’assessore Marco Grandi, riferendosi agli aumenti dei pasti a domicilio e al servizio di assistenza domiciliare. “E’ un’informazione parziale quella degli aumenti, perché è stata elevata anche la soglia di esenzione - ha spiegato -l’adeguamento delle tariffe andava fatto anche in base alle nuove pensioni minime, quindi comunque era un atto dovuto per essere coerenti a quello che è l’adeguamento delle tariffe. Per completezza ho chiesto agli uffici che venga fatta un reportistica dell’accesso ai servizi per fasce di reddito, solo a quel punto verrà valutata effettivamente quant’è l’incidenza, perché non va dimenticato che comunque la soglia di esenzione è stata aumentata. Inoltre, ricordiamoci che la quota della tariffa del servizio è aumentata di qualche centesimo di euro”.

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