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14.06.2022 - 15:53
Una nuova centralità per il fiume Po. Questo il tema dell’incontro tenutosi ieri lunedì 13 giugno, in sala Canalgrande a Palazzo Fini, sede dell’assemblea regionale, tra la consigliera Laura Cestari (Lega-LV), Alessio Picarelli (Aipo) e Alba Rosito (Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia). Un meeting breve vista la scaletta dei lavori lagunari - in coincidenza era calendarizzata anche la seduta conclusiva della commissione speciale d’inchiesta sul Covid-19 - ma in ogni caso proficuo: l’occasione per fare un punto volante rispetto ad alcune questioni tecniche, come ad esempio la mozione su porti e charter turistici, già depositata da Cestari e attesa a breve alla discussione in aula, ma anche per uno scambio di informazioni tra cui l’estensione del progetto di Assonautica “L’Italia vista dal mare”, che si vorrebbe allargare anche alle acque interne.
Particolarmente significativo per i suoi possibili sviluppi futuri, il passaggio che ha riguardato il contributo portato da Aipo, con Picarelli che ha auspicato l’avvento di una strategia veneta riguardo la navigazione turistica e commerciale, atteso che le altre regioni che insistono sulla parte navigabile sul grande fiume, ovvero Lombardia e Emilia-Romagna, l’hanno già palesata da tempo: non un problema di competenze - a differenza delle vicine, in Veneto la delega che altrove è in carico ad Aipo è affidata invece a Infrastrutture Venete - ma di una nuova “politica” in grado di riportare come detto al centro del dibattito il fiume Po, area su cui “stanno per atterrare centinaia di milioni di euro dai fondi Pnrr per completamento della ciclovia Ven.To. ma anche per migliorare la navigabilità a corrente libera”, queste le sue parole.
Una questione di visione complessiva, dunque, in cui potrebbero trovare sintesi turismo lento, navigazione, ciclopedonalità e infrastrutture come le varie tipologie di attacchi: Cestari ha ascoltato con attenzione le varie osservazioni di giornata prendendo, come si dice in gergo, appunti e promettendo “attenzione da figlia del Po, nata e cresciuta sulle sponde del fiume. È un argomento che mi sta particolarmente a cuore, sono innamorata di questo territorio che ha enormi potenzialità ancora inespresse sul fronte della visitazione, occasione di rilancio per il Polesine e ulteriore valore aggiunto per il Veneto, prima regione Italia in materia di turismo”.
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