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C'è il presidente di Ecoambiente, ma che scintille!

Pierpaolo Frigato alla guida della società, 13 comuni non si presentano al voto

ROVIGO - Pierpaolo Frigato sarà il nuovo presidente di Ecoambiente; Adriano Tolomei è stato confermato nel ruolo di amministratore delegato; Chiara Turolla, sindaco di Arquà Polesine, completa il nuovo cda. Fuori Marco Trombini, per lui zero voti. Lo ha deciso, oggi 18 luglio dieci minuti prima delle 20, l’assemblea dei sindaci del Polesine. Ma che scintille! E qualcuno giura che non è finita qui.

Dopo la “falsa partenza” dello scorso 29 giugno, l’alleanza Lega-civici va. Sono 34 i voti a favore della terzina di nomi nata sull’asse Gaffeo-Carroccio e confermata dalla “conferenza di Bosaro” della settimana scorsa. Rispetto al tentativo andato a vuoto venti giorni fa, la larga alleanza guadagna i voti di Badia, Crespino, Ficarolo, Gaiba, Guarda Veneta, Rosolina e San Bellino. Il voto, arrivato dopo un’ora di discussione (dai toni accesi) è un coro unanime: “Voto Turolla e Frigato e confermo Tolomei come ad”. Chi non era d’accordo, semplicemente, non ha partecipato al voto. Tredici sindaci non si sono presentati fin dall’inizio, disertando anche la discussione sul bilancio 2021 dell’azienda (votato all’unanimità), Lendinara e Villadose hanno abbandonato il campo, seguiti da Castelnovo Bariano, dopo due interventi di fuoco, rispettivamente dell’assessore Franco Fioravanti e del sindaco Pierpaolo Barison.

Lendinara, in particolare, ha lasciato persino trasparire la possibilità di rompere il patto e uscire dalla società, individuando un’altra azienda, e non quella unica provinciale e di proprietà dei 50 Comuni polesani, per la raccolta dei propri rifiuti. “In questa assemblea - ha detto Fioravanti - ravviso poco dialogo e poca ricerca dell’unanimità. Per questo non parteciperemo al voto, e in futuro potremmo anche valutare di uscire dalla società”.

Il sindaco di Castelguglielmo Maurizio Passerini, che presiede la seduta al posto del convalescente Antonio Laruccia, si lascia andare, “Puoi andartene anche subito”, immediatamente ripreso da Marco Trombini. Segno che il nervosismo, in vista dell’imminente voto, era palpabile.

Ancora più duro, se possibile, l’intervento di Barison. “Tutto questo - ha detto - è un gioco politico. Vi invito a non commettere l’errore di asfaltare una parte dei sindaci. In ogni caso, vi avviso: io non reggo il moccolo a nessuno. Tra tre anni, quattro al massimo, la discarica di Villadose sarà esaurita. Se decidete di lasciare fuori una parte dei sindaci dal processo decisionale, invito qualche altro sindaco a farsi avanti per accogliere sul proprio territorio la nuova discarica Tx prevista dal piano industriale”. “Qui - ha tuonato, prima di andarsene - state perdendo una parte di Polesine. Ne vale la pena?”.

A replicare, direttamente Edoardo Gaffeo. “Non mettiamo da parte nessuno, ma facciamo soltanto il meglio per l’azienda”, il suo commento. Poi, il voto e l’elezione del nuovo cda.

In precedenza, l’assemblea dei sindaci aveva approvato all’unanimità il bilancio 2021 di Ecoambiente e il consolidato del gruppo, che comprende Polaris: fatturato complessivo superiore ai 46 milioni di euro, di cui il 6,5 milioni frutto proprio dei rifiuti speciali, “che ci permettono, assieme a una buona differenziata, di calmierare la tariffa”, ha detto l’ad Tolomei. L’anno si chiude con un utile di 1,1 milioni di euro, “un buon risultato”, di cui 722mila messi a riserva ordinaria e 80mila a riserva legale.

Di fronte, però, e a questo punto sul tavolo del nuovo cda, la sfida più importante: gli investimenti previsti dal piano industriale, con sei milioni di euro previsti per quest’anno e 10 milioni per il 2023. Una sfida che potrà essere vinta soltanto restando uniti.

 

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