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Crisi di governo

Draghi verso le dimissioni. De Carlo (FdI): “Ora subito al voto”

Da Forza Italia Roberta Toffanin punta il dito sui grillini: “Impossibile andare avanti con loro”

Draghi verso le dimissioni. De Carlo (FdI) canta vittoria: “Ora al voto”

Luca De Carlo (FdI) e Roberta Toffanin (FI)

Da Forza Italia Roberta Toffanin punta il dito sul M5s: “Impossibile andare avanti con loro”

Il centrodestra serra i ranghi, si dimostra (a sorpresa?) di nuovo compatto e guarda già alla prossima campagna elettorale. Alla vigilia sembrava (quasi) impossibile: invece le distinzioni tra centrodestra di governo e centrodestra di opposizione si sono azzerate. Archiviate sulla via verso il voto anticipato.

Il centrodestra di opposizione...

D’accordo, qualche distinguo ancora permane: Lega e Fi hanno lasciato l’aula di palazzo Madama al momento del voto di fiducia chiesto da Draghi mentre i senatori Fdi sono rimasti al loro posto a confermare la propria contrarietà all’esecutivo. Ma sono questioni buone più per la statistica che la politica.

E proprio gli esponenti di Fdi, alla fine, sono quelli con i sorrisi più larghi. “Maggioranza presa a schiaffoni”, spiega il senatore veneto Luca De Carlo, numero uno del partito a livello regionale. Che lancia poi subito un ponte a Fi e Lega: “Gli alleati di centrodestra finalmente hanno ritrovato la bussola”, anche se - punzecchia - “la coalizione esiste ancora perché noi di Fratelli d’Italia siamo rimasti, in questi mesi, a presidiarne l’area”.

Per De Carlo ora “si vada subito al voto”: la posizione, del resto, che il suo partito porta avanti da settimane. “Da una parte - la sua analisi politica - c’è una maggioranza ormai sfilacciata e inesistente che è stata presa a schiaffoni dal suo stesso premier; dall’altra, un presidente del consiglio che è venuto in aula convinto di ottenere i pieni poteri e ne è uscito invece solo da leader del Pd. La situazione è ormai implosa e la strada segnata: acceleriamo e andiamo al più presto al voto per dare a questa nazione un governo forte e compatto, in grado di rispondere realmente alle esigenze dei cittadini senza perdere tempo in giochi di palazzo”.

...e quello di governo 

In casa Forza Italia è invece la voce della senatrice Roberta Toffanin a levarsi. “Forza Italia - rivendica il percorso fatto - ha dichiarato la propria disponibilità a sostenere il governo Draghi con un nuovo patto ma senza i Cinque Stelle, i quali hanno già dimostrato tutta la loro inaffidabilità. Ribadendo la stima verso il presidente Draghi, evidenziamo che l’Italia non può essere in balìa di ideologismi, ribaditi in aula anche oggi (ieri, ndr) dai Cinque Stelle)”.

La conseguenza, per la Toffanin, è stata automatica: “E’ impensabile che il Movimento Cinque Stelle possa un giorno votare la fiducia al governo e un altro giorno rifiutarsi perché i contenuti non corrispondono al proprio programma. L’Italia deve continuare ad essere attrattiva con una solida maggioranza, che lo scorso 14 luglio non si è dimostrata coesa con la rinuncia al voto di fiducia da parte dei Cinque Stelle sul dl Aiuti, creando un terribile precedente”. Un precedente che ha portato al collasso del governo. E adesso (probabilmente) tutti al voto.

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