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“Lega e Forza Italia avanti insieme”

“Impensabile restare con Patuanelli e soci. Draghi? Ho avuto l’impressione volesse farsi dire no...”

“Lega e Forza Italia avanti insieme”

L'onorevole Piergiorgio Cortelazzo (Forza Italia)

“Impensabile restare con Patuanelli e soci. Draghi? Ho avuto l’impressione volesse farsi dire no...”

Piergiorgio Cortelazzo, deputato di Forza Italia, ieri mattina ha assistito alla Camera all’ultimo atto del governo Draghi. “Ma non si è trattato d’altro - commenta - che della naturale conseguenza di quanto accaduto ieri (mercoledì, ndr) al Senato. Era già chiaro, insomma, che l’esperienza del governo presieduto da Mario Draghi era terminata”.

Onorevole, e adesso?

“Prepariamoci a una campagna elettorale: pancia a terra e infradito. Perché prima si vota e meglio è. Serve un’indicazione chiara, da parte degli italiani, su chi dovrà guidare il Paese, e il mio auspicio è che si tratti del centrodestra”.

Forza Italia, però, era pronta a rinnovare la fiducia al governo Draghi.

“Ma sì, eravamo pronti come era pronta la Lega. Il centrodestra di governo si è sempre mosso in maniera univoca”.

Un’unità di intenti che potrebbe tradursi in una lista unica alle elezioni di settembre?

“Lo decideranno Berlusconi e Salvini. Io posso solo dire che è molto tempo che Fi e Lega compiono scelte assieme, non ultima quella di partecipare, entrambi, al governo Draghi”.

Già, Draghi: che impressione le ha dato?

“Ha certificato chi è: non è uno che ha cercato il contentino o la politica del bastone e della carota. A un certo punto ho avuto anche l’impressione che volesse farsi dire no, altrimenti avrebbe usato più tatto. Invece si è anche levato qualche sassolino dalla scarpa, che forse si teneva lì dalla mancata elezione al Quirinale. Insomma: se vuoi la fiducia e parli di ‘nuovo patto’ devi spiegarci con chi lo vuoi fare”.

Cos’è mancato?

“Il confronto con i partiti, e conseguentemente con i parlamentari che li rappresentano. Andavano concordati i temi da affrontare da qua in avanti, finanziaria compresa. Ma se poi lo scenario doveva essere quello di andare avanti e tenersi Patuanelli e soci come ministri, mi chiedo: di che discontinuità stiamo parlando? E poi c’è il ruolo del Pd…”.

Come l’ha letto?

“Non voleva ritrovarsi al governo senza i Cinque stelle, perché sarebbe stato messo in minoranza da Lega e Fi. E così siamo arrivati a questo punto”.

Lo scioglimento delle Camere. Se lo aspettava così presto?

“Sì perché il presidente Mattarella vuole accelerare il più possibile i tempi di modo che il nuovo governo possa varare la finanziaria entro il 31 dicembre”.

E fino al voto?

“Il governo Draghi continuerà per gli affari correnti: su tutti, il decreto aiuti per contenere l’inflazione, mentre martedì saremo già in aula con il decreto concorrenza, da cui sarà stralciata la norma sui taxi su cui non c’è accordo”.

Onorevole, ma il vitalizio? Voi deputati al primo mandato l’avete maturato?

“Guardi, non me ne sono mai minimamente interessato. Non perché lo ritenga una cosa sbagliata ma perché, avendone diritto dal 65esimo anno di età, preferisco non pensare agli anni che passano. Non baratterei mai questi 12 anni di vita per una pensione”.

Sì, va bene ma almeno ne avrà sentito parlare.

“Mi pare di aver capito, dalle chiacchiere del gruppo grillino, che si maturerà il 25 settembre”.

Giusto in tempo…

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Commenti all'articolo

  • frank1

    22 Luglio 2022 - 11:37

    per puntualizzare:nel 2011 vi era un governo eletto dal popolo di centrodestra;poi,qualcuno lo ha cancellato (alla faccia della democrazia del popolo) per mettere chi?? tale monti...i cui disastri li stiamo pagando tutt'oggi!!

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