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Taglio di Po

La barriera antisale non basta più

Stamane incontro organizzato da Coldiretti Rovigo che ha coinvolto gli assessori Caner e Corazzari

La barriera antisale non basta più

Siccità, risalita del cuneo salino, costi energetici per la gestione delle acqua, ma anche protezione di questo fragile territorio sono stati i temi al centro dell’incontro di stamane a Taglio di Po, organizzato da Coldiretti Veneto e Rovigo al quale sono stati invitati gli assessori regionali Federico Caner per l’agricoltura e Cristiano Corazzari per la pesca. Un incontro per illustrare quanto fatto fino a ora per combattere la siccità, ma soprattutto per sottolineare le necessità progettuali per la conservazione degli equilibri produttivi, economici, ambientali e sociali del territorio. Coldiretti era presente con il suo direttore regionale Marina Montedoro, il presidente provinciale e viceregionale Carlo Salvan e il vicedirettore Mara Crivellari. Attorno al tavolo dei relatori anche i sindaci Michele Domeneghetti di Corbola e Roberto Pizzoli di Porto Tolle.

Focus dell’incontro un aggiornamento sulla criticità idrica e produttiva del nostro territorio. Come ha sottolineato in apertura Salvan “siccità e risalita del cuneo salino non possono essere solo un problema del Delta del Po, perché la gestione delle acque è un problema che va affrontato coralmente”. E poi: “Non possiamo permetterci di pensare che questa situazione siccitosa sia un caso isolato - ha spiegato il presidente - non ci sono modelli matematici di previsione di quello che potrebbe accadere, ma diventa prioritario ripensare la gestione dell’acqua con le progettualità che la bonifica ha già presentato, ma che sono rimaste inevase. Sappiamo che si tratta di opere costosissime, ma se prima si riusciva a tamponare, questo 2022 ci ha dimostrato che servono ben altri strumenti per proteggere il territorio, inteso come persone, ambiente e attività economiche”.

Hanno chiuso l’incontro gli assessori regionali. Cristiano Corazzari ha sottolineato il rapporto stretto che si è creato tra consorzi e territorio in Polesine, punti di riferimento soprattutto in questo momento di difficoltà per tutto il comparto primario: “La difesa idraulica garantisce la sicurezza della vita in questa zona sotto il livello del mare ma anche il ruolo irriguo condizionato oggi dalla mancanza di acqua. Fino a ora è stato fatto un lavoro importantissimo ma ci sono investimenti di medio-lungo termine da fare per contrastare la risalita del cuneo salino anche a fronte dei cambiamenti climatici e garantire la continuità del lavoro. La Regione è presente, ma ci devono ascoltare anche a livello ministeriale”.

Federico Caner, dal canto suo, ha ringraziato per l’invito che ha permesso un confronto con questo territorio. “Ci sono state prospettare le esigenze e i possibili investimenti da portare a termine per cercare di prevenire in futuro il fenomeno - ha commentato l’assessore all’agricoltura - il momento di grave difficoltà ci obbliga a pensare a una strategia complessiva a livello veneto e la settimana prossima, in accordo con Anbi, porterò una nuova delibera per lavorare su questo piano regionale per l’utilizzo dell’acqua, propedeutico e fondamentale poi per intervenire localmente con i progetti che oggi mi sono stati presentati e sui quali c’è l’impegno della Regione per portarli a livello nazionale per reperire le risorse necessarie”. Gli assessori, assieme ai presenti, hanno poi fatto visita a azienda agricola socia Coldiretti che produce erba medica per il foraggio, per toccare con mano i vari problemi tecnicamente spiegati all’incontro e, infine, tappa alla barriera antisale sul Po a Scardovari: un infrastruttura che oggi non è più sufficiente per calmierare i danni da siccità.

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