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Ariano nel Polesine

Il Sommo Poeta diventa un murale

Sono stati conclusi i lavori sulla facciata della biblioteca, nella nuova tappa di DeltArte

Il Sommo Poeta diventa un murale

La quercia di Dante diventa protagonista di un nuovo ed incantevole murales, grazie allo splendido lavoro degli artisti di Deltarte, il delta della creatività, e alla sua ideatrice, la curatrice indipendente Melania Ruggini. Il festival itinerante di arte pubblica, arrivato ormai alla sua X edizione, ha fatto tappa in questi giorni ad Ariano nel Polesine per rendere omaggio al simbolo per eccellenza del territorio, la Rovra millenaria che, secondo alcune storie, avrebbe incantato anche il sommo poeta, Dante Alighieri, durante il suo viaggio di ritorno a Ravenna.

“Ho fortemente voluto quest’opera perché rappresenta l’importanza storica, letteraria, sociale e culturale, dell’ambiente e del paesaggio del Delta del Po - spiega Melania Ruggini -. La Rovra è il simbolo di un ambiente delicato, carico di bellezza e di maestosità, che noi residenti dobbiamo assolutamente preservare e difendere”. Il messaggio ambientale che il murales vuole portare è di profonda attualità, vista la crisi ambientale ormai sotto gli occhi di tutti, anche in questi giorni di intense piogge e temporali, che hanno lasciato ingenti danni in molte località.

Da sempre ricco di suggestioni e di poesia l’albero, ormai scomparso, ha esercitato il suo fascino anche nell’immaginazione della giovane artista Rosmunda (all’anagrafe Maria Bressan), di 30 anni, originaria di Pordenone ma che da diversi anni lavora a Carrara, in Toscana. Rosmunda sta realizzando l’opera murale proprio sulla facciata della Biblioteca comunale del paese. In questo murales, viene rappresentato Dante Alighieri, mentre si riposa sotto la grande quercia millenaria, simbolo del paesaggio del Delta del Po e rifugio per lo spirito. Attraverso questa interpretazione, di stampo quasi classico, si può percepire tutta l’importanza storica che la Rovra possiede da sempre, sia per i cittadini di Ariano che per quelli del Polesine in generale. “Poco importa se alla fine si tratti di leggenda o realtà, fantasia o storia: a noi le favole piacciono davvero tanto” - conclude Melania Ruggini.

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