VOCE
CRISI ENERGETICA
13.09.2022 - 07:43
Arrivano le limitazioni sull'utilizzo degli elettrodomestici: potrebbe diventare impossibile impiegarne due in contemporanea.
Oggi, infatti, martedì 13 settembre, la Commissione Europea a Strasburgo comincia a discutere il Piano europeo per la riduzione dei consumi di energia elettrica e gas. E con l’ok, previsto per domani, mercoledì 14, per i cittadini europei usare due elettrodomestici in contemporanea in alcune ore della giornata potrebbe diventare di fatto impossibile. L’Unione segnalerà una cifra mensile di riduzione del consumo che dovrebbe aggirarsi intorno al 10%. Ogni paese dovrà rispettarla. Ma spetterà ai governi scegliere il modo per attuarla. Tra le ipotesi circolate nei giorni scorsi c’è quella della riduzione della potenza dell’elettricità nelle case private. Che però secondo il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani sarebbe difficile da attuare. Visto che non tutti i cittadini europei hanno i contatori di nuova generazione in casa.
Nella bozza della proposta si legge che la riduzione – obbligatoria – dovrebbe risultare da un taglio su 3 o 4 ore per giorno lavorativo in media. Ovvero quelle che normalmente corrispondono alle ore di picco dei consumi. E che vengono individuate normalmente dalle 18 in poi. La fascia – si legge ancora nella bozza – può includere anche "la generazione di elettricità da fonti rinnovabili". Ma gli Stati membri avranno un margine di discrezionalità. Che si estende anche agli ambiti di applicabilità del taglio ai consumi. Il pacchetto seguirà l’iter ex articolo 122 dei Trattati, che non richiede unanimità. Il meccanismo proposto da Bruxelles non prevede controlli a tappeto e sanzioni. Al contrario del piano italiano, che in ogni caso per ora sembra escludere le multe per i privati.
Gli smart metering – ovvero i sistemi che consentono la telelettura e la telegestione dei contatori di energia elettrica, acqua e gas – possono ridurre l’erogazione dell’energia agendo sulla potenza dell’elettricità erogata. La riduzione dovrebbe arrivare nelle ore tra le 8 e le 19. Ma l’orario di partenza candidato alla riduzione dovrebbe essere quello delle 18. Ovvero quello in cui normalmente si rientra in casa e si mettono in funzione gli elettrodomestici. Ma sulla scelta dell’orario i singoli stati manterranno una discrezionalità.
Cosa succede agli elettrodomestici con la riduzione di potenza? Tecnicamente potrebbe diventare difficile utilizzarne due in contemporanea. Soprattutto quelli più energivori come la lavastoviglie e la lavatrice. Se verrà attuata la riduzione di potenza il contatore potrebbe “scattare”. Rimane però il problema degli strumenti “salva-vita”. Ovvero di quei macchinari che servono per le terapie domiciliari anche d’emergenza. Già oggi però le compagnie elettriche hanno a disposizione una mappa di chi li ha dichiarati sul territorio. I contatori intelligenti, in questo caso, dovrebbero escludere grazie a una “deroga” chi li ha in casa.
Il quotidiano La Repubblica spiega quali sono gli elettrodomestici che consumano di più: il condizionatore ha un consumo medio di 425 kWh l’anno e un costo medio di 120 euro; il frigorifero ha un consumo medio di 305 kWh l’anno e un costo di 80 euro; il phon ha un consumo medio di 290 kWh l’anno e un costo di 75 euro; la lavatrice e il forno a microonde hanno un consumo medio di 240 kWh l’anno e un costo di 63 euro; la lavastoviglie ha un consumo medio di 240 kWh l’anno e un costo di 63 euro.
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