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Libri, terrorismo e cultura d’impresa

Con Enrico Losso dibattito sul suo "Dove si nascondono le rondini" e sugli Anni di piombo insieme ad Alberto Garbellini

Libri, terrorismo e cultura d’impresa

Aperitivo con l’autore, storia, e cultura d’impresa. Venerdì sera a Pincara si è chiusa la rassegna di incontri con l’autore negli spazi dell’Antica distilleria Mantovani (“Aperitivo con l’autore in distilleria”). Al centro della serata il libro “Dove si nascondono le rondini”, presentato dall’autore Enrico Losso, intervistato dal giornalista della Voce di Rovigo Alberto Garbellini. Un appuntamento che è stato poi arricchito dalla visita guidata al museo delle Antiche distillerie Mantovani per conoscere i segreti della produzione dei distillati, con tanto di degustazione di prodotti locali e assaggi di grappe e liquori.

Il centro della serata è stato il romanzo “Dove si nascondono le rondini”, edito da Garzanti, la cui storia è stata presentata ad un pubblico attento che ha riempito la sala eventi dell’Antica distilleria. Losso, sollecitato dalle domande di Garbellini, ha raccontato la genesi del romanzo, delineando la storia. Un racconto di formazione in cui il protagonista, l’adolescente Lamberto, alle prese con i tipici problemi di vita di un ragazzino, fa la conoscenza di una giovane donna. Ed è a questo punto che fa la sua irruzione nella storia il fenomeno del terrorismo, gli anni di piombo, Irene infatti è una brigatista che si è rifugiata in un casolare di campagna. Alle Antiche distillerie si è così sviluppato un dibattito su cosa sono stati gli anni del terrorismo, come descriverli e come agli occhi di un ragazzino potessero sembrare ciò che in realtà non erano. “Spero - ha chiosato Losso - che questo libro possa spingere i più giovani a informarsi, e capire cosa sono stati gli Anni di piombo e le tragedie che hanno prodotto e in Italia e nel Veneto”. Il confronto tra intervistatore e autore è stato anche l’occasione per conoscere il modo di Losso di costruire una storia, i personaggi, il taglio da dare alla scrittura. E, ovviamente, ripercorrere, a grandi linee, le vicende di Lamberto e Irene.

Dopo la presentazione, e il classico momento firma-copie, la degustazione di prodotti locali e la visita al museo della distilleria, dove Paolo e Anna Mantovani hanno illustrato la storia dell’impresa, fiore all’occhiello della produzione di liquori, e spiegato il ciclo di produzione di grappe e distillati, fra cui il molto apprezzato “Doppio spirito”. La rassegna di incontri con l’autore, organizzata dallo staff dell’Antica distilleria e Riccarda Dalbuoni aveva visto, nelle serate predenti la presentazione dei libri “Scritto sulla sabbia” di Fausto Vitaliano e “Si chiamerà Futura”, di Gianluca Morozzi ed Eugenio Fallarino.

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