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Addizionale Irpef, Zaia ci sta pensando

E' dal 2010 che non si mette mano alla tassa

zaia

Il presidente della Regione Luca Zaia

Sembra più di una semplice ipotesi a cui il presidente Luca Zaia sta mettendo le mani. Il governatore sarebbe pronto a reintrodurre l'addizionale Irpef per il Veneto, che non viene toccata dal 2010. Sarebbero salvaguardati solo i redditi fino a 15mila euro. 

L'ipotesi è emersa al Tavolo del partenariato, una riunione con i rappresentanti delle categorie economiche e delle parti sociali a cui sono stati raffigurati gli scenari finanziari della gestione amministrativa del Veneto. Finora Zaia si era sempre opposto all’imposizione fiscale aggiuntiva, facendone una bandiera della sua gestione, che continua ininterrotta dal 2010, quando fu eletto per la prima volta. Soltanto nel 2017 aveva annunciato che avrebbe introdotto l’Irpef regionale per far fronte alle spese aggiuntive (200 milioni di euro) a carico della Regione per la costruzione della Pedemontana Veneta. Pochi giorni dopo, però, era tornato sui suoi passi, affermando che la somma era stata trovata in altre pieghe del bilancio.


 
A parlare dell’Irpef aggiuntiva, che salvaguarderebbe però le fasce di reddito fino a 15mila euro all’anno, sono stati Zaia, l’assessore al Bilancio Francesco Calzavara e l’assessore allo Sviluppo economico e all’Energia Roberto Marcato. Zaia ha mostrato una tavola in cui viene simulato il calcolo dell’Irpef. Ha però chiesto il parere delle categorie sociali, forse per ottenere una copertura ampia e non trovarsi in difficoltà a giustificare il cambio di rotta. In questo caso l’inversione è abbastanza evidente, perché in più occasioni il centrosinistra all’opposizione aveva chiesto una tassazione, finalizzata però a far fronte alle spese dei cittadini in difficoltà. Non aiuti alle imprese, quindi, né tantomeno un metodo per rastrellare risorse da destinare poi alla copertura di altre poste di bilancio.

A cosa servirà la tassa regionale Irpef? L’assessore Calzavara ha spiegato: “L’ipotesi di applicare o meno l’addizionale regionale Irpef emerge ogni anno, quest’anno gli uffici dell’assessorato al Bilancio hanno fatto uno studio più approfondito sulle aliquote e sulle ricadute sul territorio. L’abbiamo presentato al tavolo di partenariato rinviando a una quindicina di giorni le riflessioni. Se si deciderà di approvarla, dovrà essere una manovra ampiamente condivisa da tutti i soggetti”. In ogni caso, la manovra verrebbe inserita nel bilancio 2023 e l’esborso per i contribuenti scatterebbe nel 2024. Al momento ognuno di loro paga l’aliquota unica dell’1,23 per cento, fissata dallo Stato, senza aggiustamenti locali”.

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Commenti all'articolo

  • Angelo neroblu

    04 Ottobre 2022 - 19:46

    Anche tu! Bravo!

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