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L'evento

Il coro dello Zecchino d'Oro canta in piazza Vittorio

Domenica 16 ottobre la grande festa delle scuole materne paritarie.

Il coro dello Zecchino d'Oro canta in piazza Vittorio

La Fism celebra i propri 50 anni con un grande regalo ai più piccoli (ma non solo a loro). Domenica 16 ottobre, infatti, in piazza Vittorio si esibirà il coro dell'Antoniano di Bologna, celebre per lo Zecchino d'Oro.

Per la Federazione italiana scuole materne di Rovigo ricorre infatti il cinquantesimo anno di attività. Era il lontano 1972 quando le scuole materne dell’intera provincia polesana decisero di dare vita ad una federazione che gestisse in comune alcune attività proprie. Una esperienza all’avanguardia, fra le prime in Italia e che precedette la costituzione della Fism nazionale. Infatti era il 6 ottobre 1972 quando, con atto del notaio Cernigliaro, anche su impulso dei vescovi del tempo delle diocesi polesane di Adria e Chioggia, fu costituita la “Associazione delle scuole materne non statali della provincia di Rovigo-Asm Rovigo". Un anno e mezzo dopo, il 1 marzo 1974, nasceva a Roma la Fism, e l'associazione polesana aderì, cambiando nome.

In questi anni la Fism ha fornito alle scuole paritarie presenti sul territorio provinciale servizi vari, quali a titolo di esempio, di coordinamento pedagogico, corsi di formazione al personale docente ed al personale Ata, la gestione di convenzioni con i comuni, i rapporti con le istituzioni locali. Si sono succeduti nella presidenza della Fism Rovigo Luciano Zanforlin, Antonio Zanforlin, Nicola Morini e Mauro Agnoletto.                                                              

L’attuale direttivo provinciale - composto da Mauro Agnoletto, Ferdinando Grignolo, Cristina Vidali, don Stefano Donà e don Damiano Furini - ha ritenuto opportuno ricordare tale anniversario con una manifestazione unitaria per tutte le scuole federate, che sono 52, con circa 2.400 bambini inscritti alla fascia di età 0-6 anni, oltre al segmento dopo-scuola (fascia di età 6-14) che raccoglie circa 600 frequentanti, 280 dipendenti divisi fra corpo docente e personale Ata e 28 volontari.

La festa delle scuole si svolgerà domenica 16 ottobre a Rovigo in piazza Vittorio Emanuele, a partire dalle 15. Organizzata dall’impegno e dalla partecipazione di tutte le scuole provinciali coordinate da don Andrea Varliero. Saranno presenti i vescovi di Adria-Rovigo e di Chioggia, i presidenti regionali di Fism Veneto e di Fism Nazionale, tutti i sindaci dei comuni nei quali sono presenti le scuole federate a Fism, e le autorità civili del nostro territorio.  Un pomeriggio assieme, di giochi e di festa, dove per l’occasione sarà presente - per la prima volta in Polesine - il coro dello Zecchino d’Oro di Bologna che terrà un concerto e al quale si uniranno nel canto i bambini e le loro famiglie.

 Un momento di festa di aggregazione a livello provinciale senz’altro unico, che desidera sottolineare non solo l’impegno, la presenza ed il valore delle scuole paritarie, ma anche il prezioso servizio che queste svolgono nel territorio ed a favore del territorio e rimarcare il legame che deve esserci fra scuola, territorio ed istituzioni locali.

 Le scuole paritarie attive nei comuni del Polesine nell’anno scolastico 2022/2023 sono 52 e sono presenti in trenta comuni della provincia, sollevando finanziariamente lo Stato da importanti costi di gestione dell’attività scolastica a favore della prima infanzia. Vista la progressiva diminuzione degli abitanti dei comuni del Polesine, le scuole paritarie presenti nei piccoli centri garantiscono un servizio indispensabile per la sopravvivenza degli stessi, nel rispetto della normativa sulla parità scolastica.

"Anche le scuole paritarie del Polesine - scrivono dalla Fism - stanno soffrendo per gli aumenti delle utenze: l’impegno di parrocchie, Caritas e San Vincenzo hanno fino ad ora permesso di calmierare le rette a favore delle famiglie già vessate dagli aumenti: sarebbe auspicabile che pure i Comuni seguissero l’esempio del mondo del volontariato polesano su questo argomento. Così facendo fornirebbero un aiuto diretto alle famiglie del loro territorio. Ad ogni modo per le nostre scuole paritarie servono interventi strutturali e l’effettiva parità fra scuola pubblica e privata: una questione di libertà di scelta per i genitori. Una questione che ci renderebbe più vicini ai sistemi scolastici europei più evoluti, perché puntare su famiglia e bambini è puntare sul futuro della nostra nazione".

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