Primario di ginecologia pestato a sangue

Aggredito senza un motivo in pieno centro a Padova. E' il professor Roberto Tozzi, 51 anni, primario della clinica di Ginecologia e Ostetrica all'Ospedale di Padova a raccontare cosa gli è successo sabato scorso al "Mattino di Padova". Lui luminare nel campo dell'oncologia ginecologica è stato pestato: "Erano le 22.30, stavo andando a prendere mia figlia che tornava da una partita di hockey e intorno a casa sono stato affiancato da un'auto e aggredito. E' finito in ospedale dove è stato ricoverato epr quattro gironi nel reparto di Chirurgia Maxillofacciale e Otorino.

A bordo due persone, due giovani, che hanno abbassato il finestrino e iniziato a insultare il medico. Tozzi si è limitato a chiedere cosa volessero facendo segno con la mano, non fermandosi e continuando ad andare con il monopattino. "Improvvisamente hanno fermato la macchina davanti a me e il passeggero è sceso. Io ho evitato l’auto proseguendo per la mia strada, ma a quel punto, senza che me ne accorgessi o avessi il tempo di reagire, mi è arrivato un pugno violentissimo sullo zigomo sinistro".

Il professor Tozzi ha perso i sensi, è caduto a terra, svenuto. "Ho riaperto gli occhi in ambulanza, con il medico rianimatore che cercava di svegliarmi - racconta - "Alcuni testimoni, che voglio ringraziare per avermi soccorso e aver chiamato il 118, hanno detto che sarei stato colpito da calci e pugni anche mentre ero a terra. Sicuramente mi hanno pestato le mani perché sono gonfie e graffiate, poi ho anche un forte dolore al costato, dal lato sinistro. Ma di questo non ricordo nulla".

Il medico ha riportato lesioni gravissime sul viso. Ha diversi punti di sutura vicino all’occhio che gli lasceranno cicatrici visibili, un orecchio nero, la frattura dell’osso zigomatico e una prognosi di 40 giorni.

Il caso intanto è nelle mani della polizia e della Procura che ha aperto un’inchiesta per lesioni gravissime. Il passeggero dell’auto, nonché aggressore del professor Tozzi, grazie alle testimonianze dei presenti, è stato individuato e denunciato. Si tratta di un giovane di origini albanesi, che secondo i primi accertamenti nulla avrebbe a che vedere con il medico.