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Cavarzere

Salta il cda dell'Ipab

La sentenza del Tar conferma solo due consiglieri su cinque della Residenza Danielato

Ipab "Danielato", concorso per l’assunzione di due infermieri

Decade il consiglio di amministrazione dell’Ipab “Andrea Danielato” di Cavarzere: il Tar del Veneto ha accolto parzialmente il ricorso di due dei cinque consiglieri contro l’annullamento della loro nomina, ma non quello dell’ente per tutti. Tutto è iniziato lo scorso febbraio con il sindaco Pierfrancesco Munari che aveva decretato l’annullamento d’ufficio delle nomine del cda dell’Ipab operate nel settembre precedente dal sindaco uscente, Henri Tommasi.

Gli incarichi infatti, erano stati disposti da Tommasi, prima della scadenza del suo mandato e in piena campagna elettorale; un atto considerato illegittimo dal nuovo sindaco Munari. “L’ex sindaco, a pochi giorni dalla scadenza del suo mandato amministrativo in piena campagna elettorale, non solo ha provveduto a nominare arbitrariamente, cioè senza i limiti di scelta del consiglio comunale, i suoi cinque rappresentanti, della sua stessa linea partitica, e non dell’ente locale Comune di Cavarzere, in conclamata assenza di ‘indirizzi generali’ per le nomine in Ipab durante il corrispondente quinquennio post-elettorale 2021-’26 - aveva spiegato munari Munari nel documento di annullamento - addirittura ha designato soggetti amministratori privi di esperienza specifica e di competenza professionale nel settore dell’assistenza pubblica”.

Munari aveva ritirato in autotutela la nomina di Valentino Ruggini, Luciana Mischiari, Ilaria Armarolli, Bruno Cassetta e Andrea Orlandin, annullando d’ufficio le nomine sindacali di rappresentanza comunale. A questo atto si erano opposti due consiglieri, Armarolli e Mischiari, ricorrendo al Tar, insieme allo stesso Ipab. Il Tar, con sentenza del 28 settembre scorso, ha annullato il provvedimento impugnato dai due solo per quanto riguarda la loro nomina, per questo motivo rimarranno in carica. Ma ha di fatto messo una pietra tombale sull’annullamento della nomina degli altri tre - tra i quali c’è l’attuale presidente Orlandin - di fatto sottolineando che gli stessi non solo non avevano fatto ricorso, ma che quello proposto dall’Ipab “Danielato” “ad adiuvandum” ai due dei consiglieri confermati, non può essere accolto, in quanto l’ente Ipab non dovrebbe avere alcun interesse a sostenere uno o l’altro consigliere nominato dal Comune e quindi, di fatto, sottolineando che la nomina dei futuri tre consiglieri da parte del sindaco ripristinerà le funzionalità del consiglio di amministrazione.

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