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L’INTERVISTA

Il prof youtuber: “Valorizziamo Rovigo”

Ermano Ferretti fa 5 milioni di views con le sue lezioni di Storia e Filosofia. “Abbiamo la tendenza a sminuirci”

Il prof youtuber: “Valorizziamo Rovigo”

Ermanno Ferretti, professore al Paleocapa di Rovigo e youtuber

ROVIGO - In un mondo in cui - almeno apparentemente - si riflette sempre di meno e in cui si fa poca memoria della Storia, c’è un fenomeno “social”, che parte proprio da Rovigo e che fa ben sperare. Sono le video-lezioni del professor Ermanno Ferretti, docente al liceo Paleocapa e “influencer” da 5 milioni di visualizzazioni in un paio di anni. Fan da tutta Italia e anche dal Sudamerica e un successo che cresce con il tempo.

Professor Ferretti, com’è sbarcato sui social con le sue lezioni?

“Sui social network ci sono da molti anni, l’informatica mi ha sempre interessato. Poi con il lockdown del 2020: nelle primissime settimane non sapevamo come fare perchè anche le piattaforme online non c’era abbastanza connessione. Allora ho provato a registrare le lezioni per i miei studenti. Così è cominciata e con il tempo tra passaparola e algoritmi dei social, è cresciuto il mio pubblico. Con il tempo, poi sono migliorate le mie tecniche anche di registrazione ed è migliorata la confidenza nel parlare in pubblico”.

Qual è l’argomento che va per la maggiore tra i suoi follower?

“I video che fanno il boom di ascolti sono i temi legati all’attualità. Ad esempio, un anno e mezzo fa c’è stata una recrudescenza della questione israelo-palestinese e ha fatto in pochi giorni 150mila visualizzazioni. Così anche qualche giorno fa un video sull’Iran. I temi più tradizionali da scuola, non hanno picchi e durano di più nel lungo periodo. Ma è un bel segno perché c’è chi studia e vuole una preparazione più corposa e c’è chi vuole capire meglio la situazione del momento e guardano video anche di 40 minuti, un’ora anche intensi, di livello a volte universitario. E vedo che c’è gente che vuole documentarsi. C’è curiosità e voglia di sapere”.

Il Liceo Paleocapa, dove lei insegna, è primo in classifica secondo Educando, il ranking della Fondazione Agnelli. Cosa contraddistingue l’eccellenza di questo istituto?

“Sono una serie di fattori. In primo luogo gli studenti, sono motivati, sono seguiti dalle famiglie e c’è un retroterra che li spinge a far bene. C’è competitività nella scuola, entro certi limiti è buona, perché si deve far sempre meglio, ma bisogna lavorarci perchè altrimenti la scuola diventa un’agonia”.

A Rovigo, nonostante le sue eccellenze, la qualità della vita continua a calare. Da cosa può dipendere, è una questione anche filosofica?

“In questi giorni ne stiamo parlando anche in classe. Cosa manca a Rovigo per emergere? Faccio un esempio per i 100 anni del Paleocapa mi hanno incaricato di fare un’analisi storica dell’istituto. E si scoprono personaggi importanti che sono passati dai nostri banchi e che hanno fatto carriera a livello nazionale e internazionale. Stiamo lavorando per dare un po’ di lustro a questa nostra storia. Io penso che Rovigo con questa tendenza a sminuirsi sempre, a vedersi come l’ultima ruota del carro, non sappia sempre valorizzare il proprio patrimonio perché in realtà c’è. Dobbiamo farlo riemergere affinché invece arrivino a Rovigo per vivere qui”.

Lei che seguito ha oltre Rovigo?

“Ci sono follower da tutta Italia, ma anche dal Sudamerica, che magari mi seguono per imparare l’italiano. E così succede spesso, per tornare al discorso di prima, che capacità ed eccellenze rodigine emergano più fuori che non a livello locale. Questo dispiace”.

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