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Sanità

I nuovi professionisti dell'infermieristica premiati dall'Opi

L'ordine professionale ha consegnato i riconoscimenti agli autori delle tesi migliori.

I nuovi professionisti dell'infermieristica premiati dall'Opi

I ragazzi che hanno vinto il premio per la tesi

ROVIGO - Martedì scorso sono stati premiati i vincitori del bando “Tesi infermieristiche”, indetto dall’ordine delle professioni infermieristiche di Rovigo. La cerimonia si è svolta alla sede dell’Opi provinciale un viale Porta Adige a Rovigo, alla presenza di vari componenti del direttivo, il presidente Denis Piombo, il vicepresidente Marco Emanuele.

Il premio, giunto alla quarta edizione, destinato ai laureati dell’anno accademico 2020/2021, valorizza le tesi di laurea in infermieristica che si distinguono per il contributo allo sviluppo della professione. Jessica Campanari si è aggiudicata i cinquecento euro per il primo posto con la tesi “Le missed nursing care in ambito oncologico. Revisione della letteratura”, supportata dalla relatrice Elisabetta Spigolon e dalla correlatrice Elena Bortolami.

Il secondo posto ha avuto due classificati ex equo, ossia Martina Lucchini e Diego Ruzza. Lucchini ha presentato la tesi “Ruolo dell’infermiere di pronto soccorso durante la pandemia Covid-19, modalità di accesso dei pazienti. Revisione della letteratura.” con relatrice Elisabetta Gentili e correlatrice Marzia Brasola. Ruzza, invece, ha prodotto l’elaborato “Ptsd o Burnout, quale impatto sul personale infermieristico in epoca Covid-19. Revisione della letteratura” con relatrice Martina Rimondo e correlatore Alessandro Cattin. Entrambi i secondi classificati hanno ricevuto un premio di trecento euro.

Il riconoscimento di duecento euro per il terzo posto è stato ottenuto da Ilaria Oliva per la tesi “Survey sulla pronazione nei pazienti Covid coscienti e non intubati” con relatore Mirco Orsatti.

"E' stato un orgoglio - afferma Piombo, Presidente dell'Opi di Rovigo - ritrovare questi colleghi, confrontarsi con loro su temi attuali come la valorizzazione delle competenze e percepire l'importanza del percorso universitario vissuto con impegno e dedizione. Tutti attualmente operano nel nostro territorio nelle varie realtà assistenziali e ospedaliere, a conferma del senso di appartenenza territoriale”.

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