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Il progetto

In commercio i cinghiali abbattuti nei Colli Euganei

Sarano a chilometro zero

Duecento incursioni di cinghiali in un anno: danni per 400mila euro|

Il Parco regionale dei Colli Euganei ha deciso di mettere il proprio "sigillo" sui cinghiali che vengono abbattuti nel loro territorio, vendendo a partire dal 2023 i prodotti ricavati dalla macellazione degli ungulati con un marchio che richiami proprio l'area in questione. In particolare insaccati, ma anche ragù, con un marchio - diverso dal Parco, in quanto ente istituzionale - che richiami proprio l'area in questione.

A spiegare la novità - sulle colonne del "Corriere del Veneto" - è Riccardo Masin, sindaco di Galzignano Terme e presidente del Parco regionale dei Colli Euganei: «Abbiamo creato in tal senso una filiera di nicchia, che va dall'abbattimento dei cinghiali alla loro macellazione a scopo alimentare: i prodotti che ne derivano vengono già destinati in gran parte ai ristoranti e alle trattorie del nostro territorio, ma vogliamo identificare la provenienza degli ungulati e della loro carne con un marchio ad hoc". 

E ha concluso: "Ci stiamo lavorando ormai da un anno, e abbiamo quasi chiuso il cerchio: la scorsa settimana è stata approvata la delibera che chiude il dossier per la certificazione, che potrà da ulteriore incentivo per la ristorazione perché in fondo stiamo parlando della carne più biologica che ci sia dato che si tratta di animali non allevati a suon di farmaci". Nell'ultimo anno sono stati abbattuti circa 2.300 cinghiali.

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