VOCE
Il convegno
27.01.2023 - 21:23
La tutela della produzione agroalimentare dell’Italia al centro dell’incontro organizzato per questa sera, 27 gennaio, dal circolo di Fratelli d’Italia di Badia Polesine. Un tavolo di relatori di tutto rispetto, quello che il coordinatore locale - e consigliere comunale - Ivo Baccaglini ha chiamato in sala Soffiantini dell’Abbazia della Vangadizza. Dal vicepresidente regionale di Coldiretti, Carlo Salvan, che guida anche il sindacato provinciale dei coltivatori, ai senatori di Fratelli d’Italia Luca De Carlo e Bartolomeo Amidei, il primo presidente della nona commissione permanente sull’Agricoltura, della quale fa parte anche il secondo. Inoltre il coordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni, Alberto Patergnani e il padrone di casa, il sindaco Giovanni Rossi.
Ad aprire il dibattito e presentare la serata Baccaglini, il quale ha sottolineato l’importanza dell’argomento in discussione, partendo proprio dalle recenti notizie di cronaca che vedono l’impiego di insetti per l’alimentazione, o la produzione di cibi sintetici. Un tema, come ha successivamente ricordato il sindaco Rossi, che era stato discusso proprio in consiglio comunale dove era stato approvato un ordine del giorno contro il cibo sintetico, aderendo alla campagna promossa da Coldiretti. In questo senso è arrivato il plauso del primo cittadino all’iniziativa organizzata con la quale si approfondisce un tema piuttosto delicato.
Il senatore Amidei ha aperto il dibattito sottolineando l’impegno in commissione per la tutela dei prodotti del territorio, una difesa che va ben oltre al made in Italy, contro l’attacco che arriva proprio dall’Unione Europea.
Il collega De Carlo, presidente della commissione, ha spiegato le iniziative politiche intraprese in questi mesi. “Abbiamo alzato le barricate - le sue parole - lo abbiamo fatto in aula con un ordine del giorno con mia prima firma che ha visto impegnato tutto il Parlamento, l’abbiamo fatto sulla carne sintetica con una mozione che discuteremo probabilmente prima della fine di questo mese e lo abbiamo fatto con il vino, giovedì, con un Question time al ministro dove abbiamo chiesto quali sono le operazioni urgenti che intende fare”.
L’obbiettivo è spiegare all’Europa che il problema dell’attacco sui prodotti agroalimentari italiani “lo hanno sottovalutato pensando che fosse un problema solo italiano, ma la verità è che si tratta di un problema che hanno tutte quelle nazioni che hanno la qualità, penso alla Spagna o alla Francia coi suoi vini: è la difesa delle tradizioni rispetto a un mondo di plastica, costruito in qualsiasi laboratorio di qualsiasi parte del mondo e che nulla a che fare con la nostra storia”.
“Una volta c’erano solo le associazioni che combattevano questa battaglia, oggi c’è anche la politica - conclude De Carlo - e finalmente le associazioni sanno di poter contare su un governo che ha dimostrato attenzione su questi temi”. E proprio le associazioni, a cominciare da Coldiretti, sono in prima linea in questo senso.
Sul recente via libera alla polvere di grillo mischiata alla farina, Salvan commenta: “Sosteniamo fermamente che non abbiamo assolutamente bisogno di questo tipo di prodotti perché la varietà del nostro Paese è già ampiamente soddisfacente per tutti i gusti per tutti i palati e quello che soprattutto noi possiamo vantare a differenza di altri paesi o di altri contenenti è una dieta mediterranea che deve essere intesa come patrimonio non solo agroalimentare non solo di cibo ma anche soprattutto di salute e che ha favorito uno stile di vita per i nostri cittadini e per il nostro paese invidiato in tutto il mondo”.
Coldiretti che sta portando avanti ormai da diverso tempo una petizione contro il cibo sintetico. “Abbiamo raccolto quasi 400mila firme in tutta Italia stiamo coinvolgendo proprio in questi giorni i consigli comunali per fare in modo che ci sia una cassa di risonanza sempre più ampia dal livello istituzionale più basso fino al parlamento nazionale ed europeo - conclude - per far capire che tutti i livelli di amministrazione di rappresentanza politica del nostro paese sono concordi nel proteggere e nel valorizzare un patrimonio agricolo sociale ed economico che non ha eguali al mondo”.
Commenti all'articolo
frank1
28 Gennaio 2023 - 08:11
finalmente qualcuno protesta per le "direttive" della ue....da ricordare che l'unione europea ha distrutto interi comparti della nostra economia..dall'ittica,al caseario,all'agricultura,alle auto.e basta....dopo gli scandali che qualcuno ha trovato per caso e a sua insaputa sacchi di soldi,elezioni europee subito!!
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