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LA STORIA

Miracolo in montagna: Carluccio è grave, ma vivo

Ricoverato in Terapia intensiva all'ospedale di Bolzano, la prognosi è riservata

Miracolo in montagna: Carluccio è vivo, ma grave

E' vivo, ma in gravi condizioni. Non potrebbe essere altrimenti, dopo 20 ore sotto una valanga, a temperature che hanno raggiunto i -15°, di notte, in Val Badia, Alto Adige. Tra l'altro, a quanto emerge dai racconti dei soccorritori, Carluccio Sartori, 54 anni, imprenditore nel settore del legname di Villanova Marchesana, al momento dell'incidente che ha visto un muro di neve travolgerlo, non indossava la giacca a vento. Non è una imprudenza - doveroso precisarlo - ma una scelta che fanno molti scialpinisti impegnati nella risalita con le pelli di foca. Un esercizio che richiede moltissima energia e che, quindi, produce calore.

Il polesano si trova ricoverato in Terapia intensiva, prognosi riservata, all'ospedale di Bolzano. Siamo nella fase maggiormente delicata, quella del riscaldamento di pazienti che hanno sofferto una grave ipotermia. Basti pensare che, secondo le prime ricostruzioni, quando è stato estratto dalla valanga, la sua temperatura corporea era scesa sino ai 23°. Gli stessi soccorritori sono stati stupiti di trovarlo ancora vivo.

A salvargli la vita, due fattori: la sua tempra eccezionale, che ha stupito tutti. Quando sono arrivati i soccorsi era cosciente, parlava. Quasi inimmaginabile, per chi per quasi un giorno intero è stato sotto la neve. E poi il sistema Arva, del quale si era prudentemente dotato. Si tratta di un dispositivo che, in caso di valanga, emette ininterrottamente un segnale che ha lo scopo di guidare i soccorritori sul posto. E così è stato. I soccorritori, arrivati sul posto, hanno notato un guanto che sporgeva dalla neve. Hanno scavato e si sono trovati davanti a un miracolo.

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