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I funerali

"Dimer, lasci un vuoto incommensurabile"

Una folla alle esequie di Dimer Manzolli, ex sindaco che amava profondamente il Delta

In tantissimi, una folla ha voluto salutare per l'ultima volta Antonio Dimer Manzolli, ex sindaco di Papozze, ex presidente dell'Ente Parco Delta del Po e giornalista.

Amante dei tartufi, del Delta del Po e delle sue particolarità era un professore, una persona di cultura, un uomo che ha votato la sua vita al Polesine, al suo paese natale. Nella chiesa di Papozze, erano presenti il sindaco Papozze Pierluigi Mosca, il sindaco di Corbola Michele Domeneghetti, l’assessore di Ariano nel Polesine Sandro Vidali, oltre ai tanti amici che hanno avuto il piacere di conoscerlo.

Ad accoglierlo la comunità di Papozze non poteva che esprimere tutta la sua vicinanza nei suoi confronti e della famiglia che lo ha sempre amato. “Caro Dimer, l’intera comunità vuole esprimerti la sua vicinanza – ha dichiarato il sindaco di Papozze Pierluigi Mosca – un coro di persone che ti hanno stimato e che ora piangono la tua assenza in modo composto come avresti voluto tu, ma con un immenso peso sul cuore. Perché il vuoto che lasci adesso è incommensurabile. Tu avevi il dono di saperci essere: eri un amico, un compagno, un collega, un preside e un presidente, un intellettuale, un politico che sapeva essere un punto di riferimento solido, leale, sincero per tutti, senza mai essere invadente e senza mai voler comparire per mero protagonismo; la forza della tua presenza nelle vite di chi ti amava e nel tuo territorio era paragonabile a quelle delle fondamenta”.

Ha poi aggiunto: “Così importanti per la costruzione di qualsiasi cosa, ma al tempo stesso così capaci di non farsi notare, così lontani dalla facciata e dagli occhi altrui. In questi giorni sono stati scritti articoli e post bellissimi sui sociale e testate giornalistiche: ognuno di essi descrive un tassello diverso del mosaico colorato e ricco di particolari che è stata la tua vita”. Concludendo infine con una riflessione: “Resta comunque impossibile riportare per intero tutto ciò che hai fatto, che hai studiato, che hai fotografato. Consci dunque di quanto sarà riduttivo il nostro racconto, ma spinti da affetto e gratitudine profondi, in questa occasione abbiamo provato a riflettere su quali siano stati i fili conduttori della tua esistenza, le cose che hanno sempre animato il tuo cammino; tra cui abbiamo individuato un’intelligenza smisurata, fluida e straripante che sapeva esprimersi in mille note positive, che ti caratterizzavano. Senza dimenticare tanta cultura e umiltà che non ti sono mai mancate. Non c’è stata giornata della tua esistenza, non c’è stato ruolo istituzionale e politico, non c’è stata fibra del tuo intelletto che non sia stata dedicata a studiare, migliorare, sognare la tua terra, Papozze, il Po, il Polesine, il Delta e la loro storia”.

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