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STAGIONE TURISTICA

"I giovani non vogliono lavorare"

Ferro: “mancano tante figure”. Brugiolo: “Vogliono il weekend libero”

"I giovani non vogliono lavorare"

Ferro: “mancano tante figure”. Brugiolo: “I giovani non vogliono lavorare di domenica”

Cercasi stagionali disperatamente. Come ormai accade da qualche anno arriva il grido d’allarme dai titolari delle attività del settore turismo, alla ricerca di personale stagionale da impiegare nei propri impianti e strutture, impossibili da reperire.

E le motivazioni di queste difficoltà sembrano essere sempre le stesse: spaventa l'idea di dover lavorare durante i giorni di festa, nonostante le proposte di contratti seri e di giorni di riposo alternativi alla domenica. “Abbiamo iniziato i colloqui proprio in questi giorni, ma la sensazione è abbastanza netta e che anche quest’anno ci sarà carenza di personale - racconta Ferdinando Ferro titolare di alcuni stabilimenti a Rosolina -. Questa sensazione è soprattutto dettata dal fatto che la persona che viene a fare il colloquio poi si rivolge anche ad altri stabilimenti, siamo tutti in contatto e quindi sappiamo che chi viene da noi va anche da altri. Ma se una sola persona gira 10 stabilimenti, ad esempio, questo significa che per 10 posti di lavoro disponibili probabilmente ci sarà a disposizione una sola persona”.

Baristi, camerieri, receptionist, queste le figure più ricercate al momento attuale. “Il problema però è sempre quello - continua -. Quando si comincia a parlare di lavorare sabato e domenica nasce la difficoltà. Nonostante offriamo un contratto di lavoro e un riposo settimanale, che ovviamente non è la domenica, le persone sollevano la difficoltà di lavorare nei giorni festivi”. Un fenomeno che si verifica già da diversi anni, molti i datori di lavoro, e non solo delle località marittime, che lamentano di non trovare personale, soprattutto tra i giovani, che abbia voglia di rinunciare alle giornate di festa per poter guadagnare qualcosa.

“Bisogna mettersi il cuore in pace, i ragazzi giovani, dai 18 anni in su, di lavorare la sera o il sabato e la domenica non ne hanno voglia - commenta Nicola Brugiolo, titolare del bar Sole di Rosolina Mare e presidente dell'associazione Amare Rosolina -. E questo indipendentemente da quanto li paghi, come troppo spesso viene insinuato, perché in una situazione normale pur pagando, non si trovano persone competenti”.

E la carenza sembra essere così forte che alcune attività hanno già deciso di modificare i propri orari di lavoro. “Io stesso ho semplificato il menù, altri parlano di chiudere prima - conferma - Quando le aziende non creeranno più il gettito fiscale necessario vedremo cosa succederà. Sono del parere che non creare un ricambio generazionale nel mondo del lavoro significhi solamente aprire la forbice tra chi ha e chi non ha”.

Il 1 marzo proprio gli operatori del settore hanno organizzato un incontro con i centri per l'impiego, per parlare delle figure lavorative del mondo turistico e cercare di trovare una sinergia che dia risposte concrete.

“Se l'anno scorso è stato complesso trovare lavoratori quest'anno potrebbe addirittura essere peggio - aggiunge Daniele Arras del Barricata Holiday Village - nonostante ci si sia mossi per tempo per la ricerca di personale. Le obiezioni rimangono sempre quelle: lavorare il sabato e le domeniche non piace proprio”.

Alla ricerca disperata quindi di addetti alle pulizie, front office, addetti di sala e camerieri. “Ed il problema non riguarda solo i giovani ma anche gli adulti - spiega -, persone che non rispondono alle offerte di lavoro pur garantendo una retribuzione perfettamente in linea con le altre attività del settore. Molti chiedono extra, il che fa pensare che tra aiuti dello Stato e lavoro saltuario probabilmente riescano ad avere le giuste entrate e non vedano motivo di impegnarsi in un lavoro più lungo”.

L'offerta di lavoro quindi supera la risposta dei cittadini creando anche una sorta di 'gara' per accaparrarsi lo staff. “In questo momento c'è talmente tanta offerta lavorativa che anche chi viene richiamato per fare la stagione ci mette molto tempo a dare una risposta, perché prima valuta anche altre soluzioni - conclude -. Questo fenomeno praticamente ha creato una gara al rialzo pur di accaparrarsi personale. È un peccato perché il turismo è ripreso molto bene, superando addirittura gli ottimi numeri registrati nel 2019”.

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