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VENETO

A 13 anni lasciato da solo in casa per mesi

Il padre è andato a combattere, la madre si è spostata per lavoro

A 13 anni lasciato da solo in casa per mesi

A 13 anni ha vissuto per mesi da solo, in una abitazione in provincia di Treviso, senza alcuna compagnia di adulti, ma unicamente assieme ad alcuni animali, peraltro da accudire: conigli, gatti e un cane. Una storia straziante, quella riportata dal quotidiano "Il Mattino di Padova" e che ha dato origine anche a una inchiesta giudiziaria.

A quanto si apprende, infatti, il padre, ormai un anno fa, ha deciso di tornare in patria, in Ucraina, per combattere, mentre la madre si è spostata, per lavoro, in provincia di Verona. E lui è rimasto solo. Salvo che per le sporadiche visite della mamma, un paio di volte al mese. A garantirgli la sussistenza un accordo tra la genitrice e un supermercato locale, che portava la spesa a casa.

E' andata avanti così sino a quando alla porta dell'abitazione non hanno suonato le forze dell'ordine. Lo hanno trovato in condizioni pietose, in un appartamento invivibile, tra escrementi di animali e rifiuti domestici.

La scuola non sapeva cosa fosse, nessuno nei dintorni lo conosceva di persona e in casa trascorreva il tempo, dormendo, giocando con gli animali che gli facevano compagnia e guardando, con discrezione, da una finestra, il mondo che gli ruotava attorno.

A far emergere il commovente caso di Andriy sono stati i vicini. Non i classici vicini: quelli curiosi, maldicenti o invadenti. Ma gente compassionevole che aveva capito che in quell’appartamento, davanti, di fronte e al lato della loro casa, si stava consumando un piccolo-grande dramma della solitudine. E, a differenza del solito, il protagonista stavolta non era un anziano.

Sentivano il ragazzino parlare da solo o, probabilmente, al cellulare con la mamma. Ne intravedevano l’ombra da una finestra. Lo vedevano affacciarsi circospetto alla porta di casa per ritirare la borsa della spesa che lasciava sull’uscio il suo “amico immaginario”, un fattorino di supermercato.

Sono stati proprio i vicini, un giorno, a rompere gli indugi e a chiamare le forze dell’ordine per raccontare che in quella casa, in una frazione di un grosso centro della Marca, c’era un ragazzino che viveva da solo, non parlava con nessuno e si affacciava alla porta di casa per ritirare la borsa della spesa, lasciata sull’uscio.

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Commenti all'articolo

  • diduve

    16 Febbraio 2023 - 10:30

    Il padre poteva portarsi anche il figlio andando a compattere..

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